Sicurezza nei luoghi di lavoro

Le attività di coordinamento in edilizia il punto di vista dell’organo di vigilanza

Manola Bauco, Eleonora Castrucci, Gianfranco Rischia, Anna Parisi e Maria Giuseppina Bosco, in Ambiente&Sicurezza sul lavoro, Epc srl. A. XXXV, n. 11 (2019), p. 56-64

Il settore delle costruzioni continua ad essere uno dei comparti maggiormente colpiti da gravi casi di infortunio: i dati Inail e i dati delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica per gli infortuni confermano che, nonostante il calo degli infortuni sia stato significativo dal 1956 ad oggi, l’incidenza infortunistica è ancora rilevante. Il D.Lgs. 81/08 ha ribadito l’importanza di gestire correttamente la sicurezza nei cantieri, imponendo la redazione di specifici documenti al datore di lavoro e documenti per la gestione dei rischi da interferenza principalmente a carico dei coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) e destinati al coordinatore per la sicurezza durante l’esecuzione dei lavori (CSE).  

L’articolo riporta i dati di uno studio che, a partire dall’esperienza nell’attività di vigilanza e l’archivio dei servizi di prevenzione dell’Azienda USL Roma 2, ha indagato l’andamento nell’ultimo decennio (2008-2017) circa la percezione del rischio da parte dei Coordinatori della Sicurezza e la loro capacità ad applicare e far rispettare le norme. L’attenzione si focalizza sugli errori ricorrenti commessi dalle figure deputate alla gestione dei rischi e sulle possibili soluzioni. Infine (per lo stesso arco temporale) è stato esaminato l’andamento delle sentenze emesse dalla Cassazione Penale a seguito di infortuni sul lavoro gravi o mortali che hanno riguardato le responsabilità dei coordinatori per la sicurezza.

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