La Corte di Giustizia dell'Eu ha condannato lo Stato Italiano ad attenersi ai principi stabiliti dalla Direttiva europea del 24/06/92 in tema di prescrizioni di sicurezza nei cantieri temporanei e mobili.  Il Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza(dlgs n. 106/09) prevede che l'obbligo di nomina del Csp, in cantieri in cui sia prevista la presenza anche non contemporanea di più  imprese non si applichi per lavori privati privi di Permesso di Costruire e con importo lavori inferiore ai 100.000 euro. Prevede invece, comunque, la nomina del Coordinatore della Sicurezza in Esecuzione (Cse) che deve svolgere tutti i compiti attribuiti al Cdp. Non è chiaro il vantaggio da parte del committente dal non designare il Csp, a fronte della nomina di un Cse, che svolga tutti i compiti del Csp, attribuendo così una minore importanza, in termini di attenzione alla sicurezza, in  lavori privati che non necessitano del Permesso di Costruire. Necessaria sembra una rivisitazione dell'attuale normativa che  la renda conforme a quella europea.