Sicurezza nei luoghi di lavoro

Il rischio biologico nel comparto sanitario. Le infezioni occupazionali

Anno 2015

Autori: Maurizio Sisti

Curatori: -

Riferimento al territorio dell’Emilia-Romagna: Si, e riferito anche al territorio nazionale

Riferimento al settore costruzioni:

Target principale: L’articolo è principalmente rivolto agli operatori sanitari

Contenuti principali:

Il documento intende approfondire la problematica del rischio biologico nel comparto sanitario con specifico riferimento alle infezioni occupazionali degli operatori sanitari in seguito a esposizioni muco-cutanee o accidentali con sangue, liquidi biologici o materiale contaminato. La valutazione del rischio biologico è un percorso obbligato in tutte quelle attività da cui potrebbero derivare pericoli per la salute umana a causa dell’esposizione ad agenti biologici. Il rischio biologico occupazionale di natura infettiva, allergica, tossica e cancerogena è generalmente poco conosciuto e molto spesso sottostimato. Il documento definisce e analizza i dati epidemiologici. La breve analisi dei dati epidemiologici disponibili per la valutazione del fenomeno mostra un’alta percentuale dei tassi di mancata notifica per le esposizioni percutanee. Contiene, inoltre, un commento del d.lgs. n. 91/2014, recepimento della direttiva 2010/32/UE, in merito alla prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario, ponendo in risalto gli aspetti positivi e le criticità. Vengono forniti esempi di buone prassi. Infine, si pone l’accento sul rilevante ruolo svolto da istituzioni e parti sociali a livello nazionale, regionale e territoriale nell’implementare la prevenzione delle infezioni occupazionali. 

Per approfondimenti si rimanda al documento:

Sisti, M., Il rischio biologico nel comparto sanitario. Le infezioni occupazionali (pdf298.04 KB), I working papers di Olympus, 42/2015

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