Il progetto s&cante si propone di costruire e sperimentare un dispositivo gestionale e organizzativo per l’ambito dell’edilizia relativamente ai costi infortunistici e alla sicurezza nei cantieri, analizzando i costi assoluti, aziendali e sociali, della non tutela dei lavoratori edili. Questo, evidenziandone la natura diretta e indiretta ma anche quella derivante dalle conseguenze di comportamenti irregolari (o alla loro accettazione) all’interno di una filiera che parte dal committente e termina con l’ultimo dei subfornitori.

Si tratta di una operazione che, col contributo di soggetti rappresentativi di diverse competenze (enti pubblici che agiscono come normatori e come partecipanti, imprese di diverse caratteristiche e dimensioni, stazioni appaltanti, professionisti attivi nell’organizzazione della sicurezza in cantiere, subappaltatori e fornitori attivi nelle filiere, altri operatori) intende procedere alla individuazione di uno schema statistico-economico a livello settoriale e di singola organizzazione produttiva per indagare, sotto punti di vista giuridico-organizzativo, finanziario-assicurativo,ma anche socialmente responsabile, i costi della mancata tutela del lavoro edile a fronte di una analisi degli oneri che la filiera deve assumersi per garantire la sicurezza nei cantieri. L’approccio proposto è quindi quello di indagare i costi, e i loro trasferimenti aziendali, a livello di cantiere e di filiera, contestualizzandoli in un quadro economico-statistico utilizzabile sia a questo livello che settoriale.

Il progetto si propone dunque di:

  1. evidenziare le principali tipologie di costi aziendali e sociali derivanti dalle condizioni di insicurezza tipiche dei cantieri a partire dagli infortuni realmente avvenuti, di quelli in itinere e presso le sedi fisse, con specifico riferimento alle imprese appaltatrici principali e alle filiere organizzative dell’edilizia;
  2. integrare le diverse tipologie di costo in uno schema che consenta di confrontare costi di mancata organizzazione e gestione anche con gli oneri per la sicurezza nei cantieri di costruzioni introducendo elementi di analisi comparata ma soprattutto di prenderli in considerazione a prescindere dalle singole unità produttive direttamente coinvolte;
  3. individuare specificità e modalità di ripartizione dei costi reali e potenziali in riferimento ai ruoli assunti dagli operatori della filiera anche in relazione alle differenti organizzazioni aziendali, costruendo uno schema finalizzato al controllo e alla evidenza di esternalizzazioni eventualmente generatrici di effettive mancanze organizzative e gestionali.
  4. predisporre un quadro settoriale, aziendale e di cantiere mirato a individuare i costi derivanti dalla mancata applicazione della sicurezza nei cantieri, utilizzabile quale elemento di valutazione e organizzativo da parte delle imprese ma anche di altri operatori e quale elemento di diffusione e formazione tecnico-economica e per la responsabilizzazione.
  5. procedere ad opportune attività di supporto, divulgazione, coinvolgimento a scala locale e nazionale rivolte ai principali target interessati al tema: imprenditori, tecnici di cantiere e altri operatori, Rspp, coordinatori per la sicurezza, Rls e Rlst, personale di enti di vigilanza e servizi, al complesso di forze sociali e istituzioni nonché dei committenti socialmente responsabili.

Per informazioni

Responsabile amministrativo e coordinatore operativo:
dott.ssa Anna Rita Negroni, Consorzio Formedil Emilia-Romagna (negroni@formedilemiliaromagna.it)

Responsabile scientifico della ricerca:
dott. Daniele Ganapini, area Qualificazione e Sviluppo del Costruire di NuovaQuasco, attualmente ART-ER (info@art-er.it)

Durata del progetto: 24 mesi a partire da metà dicembre 2011

Territorio di indagine: Emilia-Romagna

Per ulteriori approfondimenti

Il progetto è co-finanziato attraverso il bando di concorso per la concessione di contributi per la realizzazione di studi e ricerche sulle discipline infortunistiche e di medicina sociale di cui al Decreto drettoriale del 23/12/2009 prot. 22496 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale.