Ci sono parole che accarezzano, altre che graffiano. Quelle di Beatrice Zerbini fanno entrambe le cose.

Leggere i versi di Beatrice Zerbini significa viverli: risuonano dentro, con voce sincera, musicale, inevitabile. La mia terra è una matrona che sogna è un podcast in quattro episodi in cui la poetessa bolognese dialoga con la giornalista Agata Matteucci, per poi introdurre e leggere quattro poesie scelte per l’Emilia-Romagna, nell’ambito dell’8 marzo - Giornata internazionale della donna. Beatrice Zerbini leggi la biografia completa.
Realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione della Regione Emilia-Romagna nello studio televisivo di viale Aldo Moro 52, a Bologna. Fonico di studio, Alessandro Baroncini, sound designer, Stefano Daga.
Le donne che parlano nelle poesie di Beatrice Zerbini sono infinite. C’è la bambina che Zerbini è stata, la donna che ha affrontato le difficoltà della vita, e c’è lo sguardo sulle altre donne. È sparita della terrazza la mia vicina è dedicata alla vicina che abita nel palazzo di fronte a quello dove lei vive. Scritta durante l’emergenza da Coronavirus, Zerbini osserva la donna che ogni giorno stende i panni sulla terrazza.
6 mar 2025
Le poesie di Zerbini nascono sempre da un vissuto quotidiano. Egregio direttore della Coop è una di queste. È scritta per ringraziare una dipendente di un supermercato che la poetessa incontra durante la pausa pranzo di un giorno feriale. La gentilezza e l’amore con cui la donna svolge il proprio lavoro generano in Zerbini l’urgenza di dedicarle un reclamo da inviare al suo responsabile, che in realtà è un elogio.
6 mar 2025
Questa poesia doveva essere una e-mail per dare alcuni consigli a un’amica che stava cercando di acquistare una casa. Ma un giorno, mentre continuava a scrivere la lista delle cose importanti da considerare prima di scegliere un’abitazione, si accorge che non era una e-mail, ma era diventata una poesia: Cara Anna, la casa.
6 mar 2025
La poesia di Zerbini è sempre declinata al femminile. Anche questa, che è stata scritta con il cuore di una cittadina sofferente, durante l’alluvione che nel 2023 ha duramente colpito la sua terra. In Tributo all’Emilia-Romagna la regione è una donna, una matrona che sogna, che Zerbini umanizza con profondo affetto filiale, esaltandone fragilità e forza.
6 mar 2025
Ultimo aggiornamento: 06-03-2025 13:39