Patto per il Lavoro e per il Clima

Quando il Patto è per la casa: oltre 250 milioni di euro per il diritto all’abitare

Il punto sulle politiche abitative: le scelte condivise con le parti sociali. Misure spesso innovative

Abitare e vivere nelle città e nei borghi montani dell’Emilia-Romagna. In case sicure, a risparmio energetico e ambientalmente sostenibili ma soprattutto a costi, dall’affitto all’acquisto, che consentano a tutti – nessuno escluso - di poter accedervi, soprattutto alle fasce socialmente ed economicamente più deboli della società emiliano-romagnola.

Il diritto alla casa, requisito di cittadinanza e sicurezza sociale, è una delle linee di intervento condivise dai firmatari del Patto per il Lavoro e il Clima. Il documento, nell’obiettivo ‘Emilia-Romagna, regione dei diritti e de doveri’, indica con chiarezza la necessità di sviluppare un nuovo Piano per la casa che potenzi l’Edilizia residenziale sociale e quella pubblica (Ers e Erp) e integri politiche abitative e processi di rigenerazione urbana, ambientale e sociale. Questo anche valorizzando i partenariati pubblico-privato e rimettendo nel mercato della locazione calmierata una parte significativa di patrimonio abitativo oggi inutilizzato.
È sulla base di queste scelte condivise che la Regione ha realizzato interventi di recupero e sostituzione edilizia per la qualità urbana e architettonica, l’efficienza sismica ed energetica, sempre in coerenza con le strategie regionali per contenere il consumo del suolo. E poi anche scelte innovative sul piano nazionale.


Alcuni provvedimenti nel dettaglio

Una ‘Casa per le giovani coppie in montagna’: con 25 milioni di euro a fondo perduto della Regione si è favorito l’acquisto di una casa – inizialmente anche la ristrutturazione, misura poi non più finanziata per non sovrapporsi ai bonus statali - per trasferirsi in uno dei 121 comuni dell’Appennino, opportunità di cui hanno beneficiato coppie e giovani famiglie, anche per contrastare l’abbandono delle aree appenniniche.

Alloggi di edilizia residenziale sociale per cittadini con difficoltà a reperire alloggi primari a canoni o prezzi accessibili, per rispondere al fabbisogno abitativo che deriva da nuove dinamiche sociali.
Questo con la realizzazione di interventi innovativi e sperimentali sull’abitare solidale, cohousing e altre iniziative per il sostegno sociale e sanitario. Tra il 2019 e il 2020 la Regione ha stanziato, 10 milioni di euro per 33 interventi che hanno consegnato quasi 300 nuovi alloggi. Misura rifinanziata nel 2023 con ulteriori 7 milioni.

Patto per la Casa della Regione Emilia-Romagna: un’innovazione di housing sociale per rimettere sul mercato a canone calmierato, appartamenti di proprietà privata attualmente non occupati. Il tutto con la regia dei Comuni o loro Unioni che possono contare su 4,6 milioni di risorse regionali.

Nel biennio 2022-2023 ha toccato quasi i 50 milioni il Fondo per l’affitto, uno dei principali strumenti per sostenere le persone in difficoltà economica nel pagamento del canone di locazione. A completare il pacchetto di provvedimenti, un Fondo per la rinegoziazione degli affitti sostenuto da 1 milione di euro.

Edilizia residenziale pubblica: quasi 1.400 gli alloggi pubblici recuperati grazie al Programma straordinario Erp 2020-2023, sostenuto da 30 milioni di euro di risorse regionali. Col primo bando sono stati finanziati interventi su 720 abitazioni in 186 comuni beneficiari, cui si aggiungono 665 alloggi in 174 comuni finanziati con un secondo bando. In corso di attuazione la terza annualità.

Prosegue anche ‘Sicuro, verde e sociale’, programma sostenuto dal Pnrr, che ha assegnato alla Regione Emilia-Romagna 124 milioni di euro per migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza sismica del patrimonio Erp e che ha finanziato 56 interventi di ristrutturazione in altrettanti edifici, in 52 Comuni per 910 alloggi: fine lavori e collaudo sono previsti entro la fine del 2026.

Misure per i Comuni colpiti dall’alluvione del maggio ‘23. Per quanto riguarda la rinegoziazione degli affitti il contributo regionale a favore dei proprietari è stato portato al 100% del mancato introito. Con 1 milione di euro si è intervenuti da subito su 200 alloggi Erp che richiedevano interventi leggeri e che sono stati in questo modo rapidamente riassegnati a nuclei familiari alluvionati.

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ultima modifica 2024-03-08T16:51:19+02:00
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