"A volte, mentre d’estate i miei amici andavano al mare io mi chiudevo in biblioteca". Intervista allo scrittore Marco Missiroli

Lettori si nasce o si diventa? Quanto si legge in Emilia-Romagna? Che cos'è la biblioteca digitale 'ReadER'? Un approfondimento dedicato alla lettura, con il racconto di uno degli autori più apprezzati del momento

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ultima modifica 2023-03-07T10:42:30+02:00
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Avere tutto MissiroliQuando lo abbiamo intervistato, a gennaio 2022 per il podcast 'Ti racconto l'Emilia-Romagna', non potevamo sapere che, di lì a pochi mesi, sarebbe uscito il suo ultimo romanzo, tutto ambientato, e molto dedicato, alla sua Rimini.

Avere tutto’, che esce dopo ‘Fedeltà’ – premio Strega Giovani nel 2019 da cui è stata tratta anche l’omonima serie Netflix - è un libro di un autore maturo che, dietro la storia intima di un figlio con il padre, sa confondere bene le carte della finzione letteraria e dell’autobiografia. Quanto c’è della vita dello scrittore riminese nella storia di Sandro e Nando?
Impossibile dirlo con esattezza e forse non è neanche questa la domanda centrale quando si legge un romanzo. Ma in quel continuo avanti e indietro tra ebbrezza e nostalgia, vizi e concretezza, testa dura e per aria che caratterizzano i luoghi e i personaggi del libro, c’è tutta quell’andatura romagnola che Marco Missiroli ci descrive anche qui, parlando di come, dove e quando è diventato prima un grande lettore e poi uno degli scrittori più apprezzati del panorama letterario.

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La tua Rimini, quanto ha influito questa città nella tua carriera di scrittore?

“Per certi versi l’ha colpita a morte. Rimini è un territorio votato anche all’esternalizzazione, quindi alla fisicità, all’uscire fuori e divertirsi, a produrre qualsiasi forma di ebbrezza della vita, quindi la lettura nei primi anni della mia vita non rientrava nei programmi perché offriva troppo di bello. Poi, quando si scopre anche la solitudine si capisce anche che questa città non è solo la parte dell’allegria ma anche quella della malinconia, si impara a conoscerne i tratti nostalgici propri, per esempio di Fellini, che viene da Rimini, di Tondelli che ha abitato molto lì, e di molti autori romagnoli che arrivano proprio da quello scontro tra allegria e malinconia. Forse Rimini come aiutante della lettura e della scrittura è nata dopo, ma non gliene voglio male, gliene voglio benissimo, perché mi ha formato come autore molto forte”.

Per imparare a scrivere bisogna prima imparare a leggere. Chi ti ha avvicinato alla lettura? In casa tua si leggeva molto?

“In casa mia si leggeva sì, ma non moltissimo, ho sempre frequentato molto le biblioteche. Ho un ricordo meraviglioso della biblioteca, soprattutto per la parte audiovisiva, che è stata una polis fondamentale per la mia crescita. Dal punto di vista della magia e dell’incanto ricordo che mentre gli altri andavano al mare d’estate certe volte andavo in cineteca a Rimini e guardavo i supporti audiovisivi legati al cinema d’autore. Era una possibilità di avere tanti mondi, di tante vite. E poi il principio emotivo della biblioteca come incontro; sui quei banchi fantasticavo su delle possibili fidanzate, sui dei possibili nuovi amici: non c’è luogo migliore per sconfiggere la solitudine e crescere nel proprio io”.

Quali sono stati i tuoi libri fondamentali, quelli che ti hanno fatto amare la letteratura?

“Sono tre: Il giovane Holden di J.D Salinger, Deserto dei tartari di Dino Buzzati e Io non ho paura di Niccolò Ammaniti”.

E oggi come leggi? Preferisci i libri di carta o gli e-book?

“L’elettronico è un mezzo bistrattato. Quando uscì il tema della lettura digitale c’erano molti scettici, tra cui io. Provengo ancora dall’ultimo scampolo della tradizione, quello di Umberto Eco che diceva: se lanciamo un apparecchio elettronico dal quinto piano si romperà, se lanciamo un libro non si romperà e potremmo continuare a leggerlo. Ma mi sono dovuto ricredere. Perché un e-book ci permette di leggere immediatamente quello che vogliamo senza bisogno di andare a comprare fisicamente il libro in negozio, si acquista il libro online ed ecco che è favorita anche la lettura d’impulso, in qualunque luogo e in qualsiasi momento. Ricordo che durante un viaggio in America avevo finito tutti i libri che avevo messo in valigia e se non avessi avuto gli e-book non avrei letto più, sono un regalo del futuro. Mi sono arricchito con l’acquisto immediato anche nello studio, cerco un libro e posso averlo subito, c’è una forma di ubiquità culturale interessante nello sviluppo delle piattaforme di e-reader e nelle biblioteche digitali che non vedo l’ora esploda maggiormente”.

Che cos’è per te leggere?

“Leggere è la vita, leggere è avere un’altra vita, è avere una vita in più, leggere è avere la vita che si ha ma più forte, la vita che non si ha e che si potrebbe avere, leggere è finalmente quel futuribile che abbiamo fra le mani, leggere è tutto, leggere ti salva la vita”.  

“Leggere è tutto, leggere ti salva la vita” dice Missiroli, ma quanto si legge in Emilia-Romagna?

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Lettori si nasce?

In Emilia-Romagna c’è il progetto Reader, la biblioteca digitale che consente a studenti, docenti, personale scolastico di accedere liberamente, 24 ore su 24, per sette giorni su sette, a 85.000 ebook, 1.700 audiolibri, 7.000 giornali da tutto il mondo, 3 milioni di oggetti digitali per la didattica e l'apprendimento 

Un progetto unico nel Paese partito a fine 2021, finanziato dalla Regione e attivato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna per le scuole primarie e secondarie di I e II grado, statali e paritarie. 

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bio

MissiroliMarco Missiroli nasce a Rimini, il 2 febbraio 1981. 
Nel 2005 pubblica il suo romanzo d'esordio, Senza coda con cui vince il Premio Campiello Opera prima; nel 2007 esce Il buio addosso (premio Insula romana 2008).
Il suo terzo romanzo, Bianco, vince la XXVIII edizione del Premio Comisso, il Premio Tondelli 2009 e il premio della critica Ninfa-Camarina 2010. Seguono Il senso dell'elefante (Premio Selezione Campiello 2012, premio Vigevano - Lucio Mastronardi, il premio Bergamo) e Atti osceni in luogo privato, bestseller vincitore del Premio SuperMondello  e del Premio letterario Elba. Nel 2019 pubblica il romanzo Fedeltà, vincitore del Premio Strega Giovani  e finalista del Premio Strega. Dal libro è stata realizzata anche l’omonima serie di Netflix.
Il suo ultimo romanzo è Avere tutto (2022), vincitore del Premio Bagutta. Vive a Milano ma dice sempre che prima o poi tornerà ad abitare nella sua Rimini. 

A cura di

A cura di Elisa Ravaglia e Cristina Gaddi

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