venerdì,  15 settembre 2023

Salute, progetto telemedicina: i dati sulla soddisfazione dei pazienti

Oltre 260 persone coinvolte nel monitoraggio. Donini: “Opportunità apprezzata, ora con Pnrr allargare la platea dei destinatari”

Un’indagine qualitativa fa il punto sulla sperimentazione, svolta dal 2016 al 2022. Obiettivo della Regione allestire sul territorio 20mila postazioni e garantire entro il 2026 la presa in carico di 12mila pazienti. Ai progetti in corso e a quelli futuri dedicata una puntata della rubrica Hello World su Lepida Tv

262 pazienti telemonitorati da giugno 2021 a giugno 2022. Il 94% dei pazienti intervistati vorrebbe continuare a utilizzare il servizio. Sono i risultati del primo progetto di telemedicina 2016-2022 della Regione Emilia-Romagna, finanziato con oltre 600mila euro di risorse statali, che ha coinvolto pazienti complessi con patologie croniche attraverso un’unica piattaforma regionale.

I risultati dello studio,hanno contribuito all’elaborazione del modello organizzativo per l’implementazione dei servizi di telemedicina che rientrano negli interventi attuativi del PNRR (Missione 6, Salute) e del Piano complementare.

Al termine della fase sperimentale del progetto sono stati somministrati 31 questionari di gradimento ai pazienti e 42 questionari agli operatori sanitari, che hanno evidenziato complessivamente un buon grado di soddisfazione nei confronti del servizio di telemedicina offerto.

Dei 31 pazienti il 32% ha più di 80 anni, il 35% tra i 70 e gli 80 e il 32% meno di 70 anni. Di questi, il 61% ha compilato il questionario autonomamente, il 10% aiutato dal caregiver e nel 29% dei casi è stato il caregiver a compilarlo.

Tra i pazienti il 54,8% si è detto molto soddisfatto e il 42% abbastanza soddisfatto. Il 94% vorrebbe continuare a utilizzare il servizio di telemedicina. Tra gli operatori, il 31% è molto soddisfatto e il 45,2% abbastanza.

La sperimentazione del progetto

Diverse le fasi del progetto dal 2016, quando è stato approvato dalla Giunta, ad oggi. Nella prima fase, finanziata con le risorse previste dal Fondo sanitario nazionale, sono state coinvolte le Aziende Sanitarie che insistono sul crinale appenninico come Ausl di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Romagna. Alcune strutture sanitarie e socio-sanitarie afferenti ai territori del basso ferrarese (Ausl di Ferrara) e dell’Alta Valmarecchia - RN (ancora Ausl Romagna) hanno aderito successivamente grazie ai finanziamenti previsti dalla Strategia Nazione per le Aree Interne - SNAI. Dopo aver individuato la popolazione target - pazienti prevalentemente anziani con diabete e/o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e/o scompenso cardiaco presi in carico dalle equipe multidisciplinari delle Case della Salute - e individuato il fabbisogno sanitario, è stata predisposta la piattaforma tecnologica e sono stati formati gli operatori.

Sono state individuate inizialmente 16 Case della Salute alle quali sono state assegnati 16 kit di dispositivi per il telemonitoraggio a domicilio composti da tablet con funzione di gateway e interfaccia utente, bilancia elettronica, saturimetro, sfigmomanometro e rilevatore di attività fisica, per un totale di 260 Kit (400 se si includono i progetti finanziati con la SNAI). Successivamente, i dispositivi sono stati distribuiti a ulteriori 13 Case della Salute, per un numero complessivo di 29. Inoltre, il personale di 53 Case della Salute, diffuse su tutto il territorio regionale, è stato formato e abilitato all’utilizzo della piattaforma regionale di telemedicina. Da giugno 2021 a giugno 2022 sono stati telemonitorati complessivamente 262 pazienti.

Durante la sperimentazione sono stati organizzati alcuni incontri con i gruppi operativi delle Aziende Sanitarie per verificare lo stato di avanzamento del progetto, individuare i punti di forza e di debolezza del servizio di telemedicina e le strategie adottate per superare le eventuali criticità.

La maggiore diffusione dei servizi di telemedicina che deriveranno dagli investimenti PNRR, la necessaria formazione dei pazienti/caregiver e degli operatori, l’attenzione all’organizzazione e riprogettazione dei processi insieme all’aggiornamento delle tecnologie potranno concorrere al miglioramento della qualità e prossimità dell’assistenza e delle cure fornite a cittadini e pazienti.

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ultima modifica 2023-09-15T17:21:07+02:00
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