martedì,  6 giugno 2023

Sanità, riforma dell'emergenza-urgenza: accordo Regione-sindacati medici di Medicina generale

Intesa con la FIMMG sui medici di continuità assistenziale (ex guardie mediche) all’interno dei CAU, le strutture territoriali per urgenze a bassa complessità

Passo in avanti fondamentale per la riforma dell’emergenza urgenza voluta dalla Regione Emilia-Romagna, tra le prime in Italia a ripensare il sistema per renderlo più efficace, sostenibile e al tempo stesso garantire la salute dei cittadini e la qualità del lavoro degli operatori sanitari che vi lavorano.

È stata infatti firmata l’intesa tra la Regione e l’organizzazione sindacale dei medici di Medicina generale FIMMG secondo la quale le “guardie mediche”, ora Medici di Continuità Assistenziale, opereranno in equipe nei Centri di Assistenza Medica per le Urgenze su base territoriale, che la Regione sta realizzando. Agiranno per ciò che attiene la gestione dei bisogni urgenti di salute di cittadini a bassa complessità, per lo più identificabili di norma come codici bianchi e verdi. Questi ultimi oggi rappresentano circa il 70% delle prestazioni che si riversano nei Pronto Soccorso.

Alle organizzazioni sindacali in questione fanno capo sia i medici di famiglia (tecnicamente definiti “ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta”) sia le ex guardie mediche (“ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria”) ma saranno soprattutto queste ultime a ad avere una funzione decisiva nel nuovo modello che va delineandosi.

L’intesa - illustrata in conferenza stampa in Regione - riprende e fa suoi i principi fondamentali individuati dal vigente Accordo collettivo nazionale per la medicina generale del 2022 che, alla luce dei cambiamenti demografici e tecnologici, sottolinea come sia necessaria una presa in carico globale del cittadino e una maggiore integrazione dei medici di medicina generale nelle reti territoriali dei servizi. Questa integrazione, si legge ancora nel contratto nazionale, evita l’accesso al Pronto soccorso per prestazioni non urgenti.

L’accordo, “Coinvolgimento dei medici del ruolo unico di assistenza primaria nelle strutture territoriali per urgenze a bassa complessità”, parte da due premesse: il coinvolgimento dei medici del ruolo unico di assistenza primaria nell’organizzazione e nella programmazione dell’attività territoriale a livello distrettuale, aziendale e regionale è una esperienza consolidata che caratterizza l’Emilia-Romagna come Regione all’avanguardia; i medici hanno confermato la propria disponibilità a partecipare attivamente al percorso di riorganizzazione dell’emergenza-urgenza, sia garantendo il supporto nella fase di programmazione che rendendosi disponibili, ove possibile, all’attivazione di strutture territoriali per urgenze a bassa complessità.

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-06-06T16:20:58+02:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina