Direttore Generale dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

1. SAVIA: la collocazione del progetto negli strumenti di pianificazione

Il progetto SAVIA si colloca nel solco delle linee di valore pubblico[1] definite in priorità politiche dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna[2], e tradotte nel PIAO 2024-2026 che ha previsto tra gli obiettivi strategici quello dell’«Innovazione e Digitalizzazione», stabilendo in particolare l’obiettivo di «Migliorare l’efficacia e l’efficienza delle procedure connesse alla stesura e all’approvazione dei testi normativi, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie e strumenti di intelligenza artificiale»[3].

Sviluppare sistemi di IA nell’ambito della pubblica amministrazione e, in particolare, nell’ambito della produzione normativa regionale. È questo il cuore innovativo e creativo del progetto che, attraverso l’utilizzo di modelli di IA, vuole valorizzare l’enorme quantità di dati pubblici in possesso dell’Assemblea legislativa[4].

In questa prospettiva, che vede lo strumento tecnologico servente al miglioramento, alla semplificazione, delle procedure interne, il progetto SAVIA ha anche l’obiettivo preliminare e trasversale di diffondere la consapevolezza[5] e l’etica[6] nell’utilizzo dei nuovi sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito dell’organizzazione pubblica.

È, infatti, preliminare e trasversale rispetto al mero “utilizzo” di sistemi di intelligenza artificiale nel contesto pubblicistico, la definizione di un percorso culturale, partecipativo, organizzativo e formativo integrato rispetto all’Information Tecnology.

Questo percorso è stato avviato dall’Assemblea legislativa regionale tra il 2023 ed il 2025 attraverso una serie di attività connesse allo sviluppo di SAVIA. In particolare, si segnala in questo contesto la lectio magistralis del fisico Federico Faggin dal titolo «Microprocessori e intelligenza artificiale», organizzata dall’Assemblea legislativa e rivolta a tutti gli studenti della Regione[7].

2. Gli accordi istituzionali ed i partner del progetto

La Regione Emilia-Romagna ha promosso la definizione di un innovativo sistema regionale volto al recupero immobiliare dell’ex Manifattura Tabacchi di Bologna e alla realizzazione di un grande polo infrastrutturale scientifico, tecnologico e applicativo destinato ad ospitare attività di ricerca e trasferimento tecnologico (“Tecnopolo”), presso il quale è stato insediato il supercalcolatore HPC Leonardo, concepito, gestito e presentato dal CINECA in rappresentanza dell’Italia in accordo con il Ministero dell’Istruzione, il Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), successivamente approvato dalla Joint Undertaking Europea EuroHPC.

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e il CINECA hanno definito una collaborazione istituzionale ai sensi dell’art. 15 della l. 7 agosto 1990, n. 241 («Nuove norme sul procedimento amministrativo») sul tema dell’intelligenza artificiale e della realizzazione di progetti per lo sviluppo di sistemi informativi per la pubblica amministrazione.

La collaborazione con il CINECA ha consentito di sviluppare il progetto SAVIA, utilizzando il supercalcolatore HPC Leonardo e dimostra, con eccezionale tempismo, le opportunità che derivano, in chiave di sviluppo tecnologico, dalla collaborazione interistituzionale tra enti. Infatti, lo sviluppo interno a organizzazioni pubbliche è elemento caratterizzante di SAVIA, che si pone in contrapposizione al modello di affidamento esterno, all’operatore economico, per la fornitura di sistemi informatici e tecnologici.

D’altro canto, già prima dell’entrata in vigore del Regolamento europeo sull’IA 2024/1689, l’utilizzo di modelli di intelligenza artificiale, soprattutto all’interno delle amministrazioni pubbliche, deve essere accompagnato dall’approfondimento di questioni giuridiche molto rilevanti che non possono essere omesse. Si pensi al tema della protezione dei dati personali[8], ma anche alla protezione del diritto d’autore, alla necessità di trasparenza e al rischio di discriminazione. Pertanto, il progetto SAVIA si sviluppa intorno ad altri Accordi con i Dipartimenti di Giurisprudenza dell’Università di Bologna e di Ferrara che, in diversi ambiti, hanno contribuito a sistematizzare e risolvere le questioni giuridiche rilevanti.

Lo scopo principale di queste collaborazioni è quello inserire il progetto in una cornice giuridica di legittimità: in questo senso il principio condiviso di trovare soluzioni conformi al bilanciamento tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti fondamentali.

D’altro canto, SAVIA vede la collaborazione di altri attori territoriali, come Unioncamere Emilia-Romagna che detiene l’utilizzo della importante “banca dati Pablo”, che concentra al suo interno, in un’unica piattaforma informativa tutti i dati – di qualsiasi fonte pubblica, non solo camerale – disponibili relativamente ai comuni della regione, con la possibilità di aggregarli liberamente[9].

Infine, con riferimento alle autonomie locali, in vista di un progressivo allargamento del progetto, è avviata la collaborazione anche con ANCI e UPI Emilia-Romagna, per includere anche comuni e province nella sperimentazione all’uso di modelli di Intelligenza artificiale in tutto il sistema territoriale.

3. Finalità e traiettorie di sviluppo

«Quel gentil Savio che tutto seppe» è Virgilio, nella definizione di Dante nel VII canto dell’Inferno. In generale, i Savi erano magistrati, uomini esperti e competenti, che nel Medioevo e nel Rinascimento acquisivano un ruolo consulenziale decisivo su questioni rilevanti soprattutto in ambito “giuridico”. Nasce da questa idea il nome “SAVIA” che, unendo gli antichi Savi al suffisso “IA”, declina al femminile la volontà insita nel progetto di creare un “assistente”, un “esperto digitale”, che accompagni il legislatore, l’interprete e il cittadino nel sistema della legislazione regionale.

Nella stessa scelta del naming del progetto si coglie quindi il principio cardine che guida le attività di realizzazione di SAVIA: la centralità della decisione umana nel valutare i risultati prodotti dall’IA[10].

Questo principio guida lo sviluppo di SAVIA rispetto a tutte le finalità progettuali.

In particolare, le finalità di SAVIA possono così riassumersi e declinarsi:

  1. fornire uno strumento tecnologico di supporto ai Consiglieri regionali per la valutazione degli effetti prodotti dalla legislazione regionale, in affiancamento a quanto già previsto dalle clausole valutative;
  2. fornire uno strumento tecnologico di supporto ai funzionari pubblici per il lavoro istruttorio nella stesura dei testi normativi e nella ricognizione del quadro normativo;
  3. fornire uno strumento tecnologico di supporto ai cittadini, alle imprese, ai privati in generale, per conoscere in maniera più semplice e diretta la legislazione regionale ed incrementare così opportunità di conoscenza, di partecipazione, di impresa.

Per raggiungere tali finalità SAVIA si è sviluppata intorno al tema del drafting normativo[11] e, in parallelo, a quello dell’integrazione delle banche dati[12] (inteso come primo passaggio verso un sistema in grado di fornire indicatori certi ed obiettivi sull’attuazione della normativa regionale).

Come già anticipato, lo sviluppo del progetto, già in corso, prevede di coinvolgere anche gli enti locali: comuni, province e città metropolitane. È evidente, infatti, che sul tema dell’intelligenza artificiale sia necessario un approccio “sistemico” e inclusivo che riesca – anche nel panorama regionale e poi nazionale – a vedere la partecipazione di tutti i livelli di governo. Questo metodo, già adottato in diversi contesti in Emilia-Romagna[13], è necessario ancor di più sul versante tecnologico in cui la vera sfida è valorizzare complessivamente i dati pubblici in possesso delle Amministrazioni.

Infine, già in questi primi anni di lavoro, il progetto SAVIA ha innescato un vero e proprio processo di cambiamento a livello organizzativo per l’Assemblea legislativa, definendo nuove competenze interne e creando Gruppi di lavoro che nel tempo potranno consolidarsi in vere e proprie Aree di lavoro, che integrino le competenze giuridiche, statistiche ed informatiche necessarie ad un processo di sviluppo tecnologico della Pubblica amministrazione.

Note

[1] Sul tema vedasi tu tutti, E. Deidda Gagliardo, Il valore pubblico. La nuova frontiera delle performance, RIREA, 2015.

[2] Delibera dell’Ufficio di Presidenza della Regione Emilia-Romagna n. 75 del 30 novembre 2022 ad oggetto «Documento di pianificazione strategica 2023-2025 della Direzione generale - Assemblea legislativa».

[3] Delibera dell’Ufficio di presidenza n. 5 del 25 gennaio 2024. Poi, tale obiettivo è stato confermato anche nel PIAO 2025-2026, di cui alla Delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 12 del 30 gennaio 2025.

[4] Sul tema cfr. G. Gardini, Il codice della trasparenza: un primo passo verso il diritto all’informazione amministrativa? in Giornale di diritto amministrativo, 8-9, 2014, pp. 875-891; B. Ponti, Nuova trasparenza amministrativa e libertà di accesso alle informazioni, Maggioli 2016.

[5] F. Faggin, Silicio. Dall’invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza, Mondadori, 2019.

[6] Vedasi, L. Floridi, Etica dell’intelligenza artificiale, Sviluppi, opportunità, sfide, Scienza e Idee, Raffaello Cortina Editore, 2022.

[7] https://www.assemblea.emr.it/agenda/maggio-2024/microprocessori-e-intelligenza-artificiale-lezione-magistrale-di-federico-faggin.

[8] Vedasi la Decisione del Garante della privacy su ChatGPT del 2 novembre 2024.

[9] https://www.ucer.camcom.it/chi-siamo/nuovi-servizi-unioncamere/pablo.

[10] P. Benati, Human in the loop, Decisioni umane e intelligenze artificiali, Mondadori, 2022.

[11] Vedi il contributo di S. Bianchini e M. Visciarelli.

[12] Vedi i contributi di S. Agusto e M. Visciarelli e di G. Guidi e C. Tommasi.

[13] Predisposto a partire dall’emergenza sanitaria, quella da Covid-2019, il Patto per il Lavoro e per il Clima stabilisce impegni e responsabilità volti ad affrontare sfide non più procrastinabili: la crisi demografica, la transizione digitale e il contrasto alle diseguaglianze e l’emergenza climatica. Per farlo, con un orizzonte temporale che guarda al 2030, a partire da alcuni principi e scelte prioritarie, individua obiettivi strategici e processi trasversali che intercettano dinamiche decisive per l’intera società regionale. Per provvedimenti e ulteriori informazioni vedasi https://www.regione.emilia-romagna.it/pattolavoroeclima/il-patto-per-il-lavoro-e-per-il-clima.



Parole chiave: intelligenza artificiale; SAVIA; valore pubblico; Assemblea legislativa; qualità delle leggi regionali

Keywords: Artificial Intelligence; SAVIA; Public Value; Legislative Assembly; Quality of Regional Laws