L'attuale Statuto della Regione Emilia-Romagna sviluppa le evoluzioni apportate alla Costituzione dalla Riforma del Titolo V del 2001, che valorizzano fortemente il ruolo delle Regioni soprattutto a livello legislativo e sul piano della partecipazione alle politiche europee.

Lo Statuto del 2005 recepisce la nuova distribuzione di competenze tra Stato e Regioni. Inoltre è incentrato sull'elezione diretta del presidente, un esecutivo forte, altrettanta rilevanza all'Assemblea legislativa per l'esercizio dei suoi poteri legislativo, di controllo, indirizzo e programmazione.

Per quello che riguarda la struttura istituzionale, il cambiamento rispetto allo Statuto del 1990 sta nel rapporto tra Giunta e Consiglio, con un riequilibrio di poteri a favore di quest'ultimo. Vengono specificate le funzioni di controllo e garanzia tipiche dell'Assemblea legislativa. Inoltre si stabilisce l'introduzione di nuovi organismi, di cui il più rilevante è la Consulta di garanzia statutaria. Viene altresì introdotto un importante organo di raccordo con gli enti locali, ovvero il Consiglio delle Autonomie locali. Lo Statuto del 2005 conferma inoltre il principio organizzativo della separazione tra ruolo di indirizzo politico e gestione amministrativa.

Con il nuovo Statuto assistiamo a un ampliamento della sezione riguardante i principi generali. Anche gli istituti di partecipazione diretta sono ulteriormente sviluppati. Complessivamente non mancano riferimenti a principi ispiratori, che vengono ancorati alla realtà concreta del funzionamento della Regione. Ad esempio il testo valorizza, nell'esercizio dei poteri di amministrazione, l'attuazione dei principi di democrazia, trasparenza, efficacia, economicità, chiarezza normativa, semplificazione procedurale.
La modifica statutaria del 2009 ha stabilito il mantenimento del numero dei consiglieri a cinquanta, superando la norma dello Statuto 2005 che ne prevedeva l'aumento a partire dal 2010.  

Il testo è stato elaborato dalla Commissione consiliare "Revisione dello Statuto", istituita a seguito della legge regionale di modifica dello Statuto n. 4 del 19 febbraio 2001. La Commissione è composta da 22 consiglieri.

Per i Ds

Daniele Alni
Silvia Bartolini
Fabrizio Matteucci
Ugo Mazza
Lino Zanichelli

Per i Democratici

Mauro Bosi
Graziano Pini

Per Fi

Marco Lombardi (Presidente) - Dimissionario il 17 dicembre 2002
Antonio Nervegna
Luigi Giuseppe Villani

Per An

Enrico Aimi
Pietro Vincenzo Tassi

Per il Ccd-Cdu

Maria Cristina Marri

Per la Lega Nord

Maurizio Parma

Per il Prc

Leonardo Masella

Per i Popolari

Luigi Gilli

Per il Pdci

Rocco Gerardo Giacomini

Per Riformista Pri-Sdi

Luisa Babini
Paolo Zanca (Presidente dal 17 dicembre 2002)

Per i Verdi

Daniela Guerra

Per l'Emilia-Romagna

Gabiele Canè

Per il Gruppo Misto

Carlo Bruno Sabbi

Lo Statuto è stato in seguito modificato dalla legge regionale n. 12 del 27 luglio 2009 "Revisione dello Statuto della Regione Emilia-Romagna - riduzione del numero dei componenti l'assemblea legislativa" che prevede di mantenere il numero di Consiglieri regionali a 50, inve che portarlo a 65+2 come prevedeva l'articolo 29 del testo precedente.