Investimenti produttivi in Italia
Presentata a Roma il 24 aprile 2024 la piattaforma del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dedicata ad accompagnare e supportare gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche utili alla realizzazione di investimenti produttivi in Italia.
La piattaforma Invest Italy
La piattaforma si chiama Invest in Italy e segue l’investitore dalla fase di negoziazione sino alla esecuzione, compresa l'eventuale domanda di incentivazione.
Molti gli investitori che ricevono assistenza dal Ministero Imprese e Made in Italy – Dipartimento per le politiche e per le imprese - dal 2022, primo anno di attività di uno sportello specificatamente dedicato. Nel 2024 sono 59 i principali investitori in gestione.
Il Dipartimento, grazie anche al contributo di Regioni e Province Autonome, ha completato un primo censimento dei siti industriali disponibili per futuri progetti. Ad oggi si contano circa 300 siti pubblici di nuova costruzione e quelli nati dalla riconversione di ex stabilimenti, che saranno integrati con una raccolta dedicata ai siti privati.
Come funziona
Accanto a questa risorsa è stata riorganizzato l’insieme degli strumenti a sostegno degli investitori, utile ad attuare la presa in carico dell’investitore dopo una prima fase di identificazione e qualificazione dall'investimento.
Un team ed un tutor si occupano di accompagnare l’investitore in tutti gli adempimenti funzionali, come mettere a disposizione una migliore comprensione del sistema Italia, attivare la ricerca dei siti di insediamento/espansione adatti, facilitare il dialogo con le Amministrazioni Centrali/Locali e indirizzare il dialogo con la filiera, i centri di ricerca, le università e le scuole tecniche superiori.
I vantaggi
Invest in Italy è quindi il portale che ha riunito le competenze di tutte le strutture già presenti in Italia, valorizzandone l’attività e le proposte in termini di opportunità di investimento.
I tecnici, inoltre, supportano i soggetti interessati a individuare gli schemi di incentivazione più idonei a sostenere gli investimenti e a costruire relazioni con i centri per l’impiego regionali e le agenzie di collocamento locali per la ricerca di personale, seguendo tutto il processo di ottenimento dei visti, autorizzazioni e permessi di lavoro per il personale degli investitori stranieri non UE.