News parlamentari del 31 gennaio 2024
DAL GOVERNOELEZIONI 2024Giovedì 25 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali dell’anno 2024 e in materia di revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale. Per favorire la più ampia partecipazione al voto, il testo prevede, tra l’altro, che per tutto il 2024 le votazioni relative a elezioni e referendum si svolgano in due giornate. In considerazione del fatto che, su decisione del Consiglio europeo, le elezioni per il Parlamento europeo si svolgeranno, in tutta l’Unione Europea, tra giovedì 6 e domenica 9 giugno 2024, il decreto prevede che, in Italia, tale consultazione si svolga il sabato dalle 14 alle 22 e la domenica dalle 7 alle 23. Gli stessi orari potranno essere previsti, a seguito di una successiva deliberazione del Consiglio dei ministri, per le elezioni amministrative da indire nel 2024, nonché in caso di abbinamento alle elezioni per il Parlamento europeo delle elezioni dei presidenti e dei consigli regionali, sulla base delle decisioni assunte dalle singole regioni. Il decreto, inoltre, innalza da due a tre mandati il limite di permanenza del sindaco dei comuni che hanno tra i 5.000 e i 15.000 abitanti e si elimina ogni limite di mandato per quelli sotto i 5.000 abitanti. Rimane ferma la disciplina per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, consentendo un terzo mandato se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. I mandati svolti o in corso di svolgimento alla data di entrata in vigore del decreto sono computati. Per l’anno 2024, per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni fino a 15.000 abitanti, ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il sindaco ad essa collegato, purché abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori (in luogo del 50 per cento previsto a regime dall’art. 71, comma 10, del Testo unico degli enti locali). OLIMPIADI MILANO-CORTINAMartedì 30 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti sulla governance e sugli interventi di competenza della società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a. Le norme hanno l’obiettivo di consentire il completamento in tempi certi delle opere necessarie allo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026, attraverso la revisione complessiva delle attribuzioni commissariali. Il provvedimento provvede inoltre alla revisione della governance della società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a., al fine di assicurarne un’efficiente ed efficace gestione, attraverso una migliore distinzione dei compiti e delle responsabilità tra i diversi membri dell’organo di amministrazione, anche in considerazione delle attribuzioni commissariali su opere connesse non affidate ad ANAS. In particolare, si prevede che l’organo di amministrazione della Società sia composto da cinque membri, dei quali tre (il presidente, l’amministratore delegato e un consigliere con attribuzioni in materia di monitoraggio e coordinamento delle attività di internal auditing e rendicontazione) designati dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con l’Autorità di Governo competente in materia di sport, uno designato dalla Regione Lombardia e uno designato congiuntamente dalla Regione Veneto e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano. Rimane ferma la possibilità di partecipare, senza diritto di voto, alle riunioni dell'organo di amministrazione da parte dell'amministratore delegato della Fondazione “Milano-Cortina 2026”. Il decreto, infine, autorizza ANAS S.p.a. alla spesa ritenuta necessaria per garantire l’accessibilità complessiva dei territori interessati dagli eventi sportivi connessi ai Giochi Milano-Cortina 2026. CYBERSICUREZZAGiovedì 25 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di reati informatici e di rafforzamento della cybersicurezza nazionale. Il testo interviene con modifiche in relazione ai reati informatici, prevedendo l’innalzamento delle pene, l’ampliamento dei confini del dolo specifico, l’inserimento di aggravanti e/o il divieto di attenuanti per diversi reati commessi mediante l’utilizzo di apparecchiature informatiche e finalizzati a produrre indebiti vantaggi per chi li commette, a danno altrui o ad accedere abusivamente a sistemi informatici e/o a intercettare/interrompere comunicazioni informatiche e telematiche. Si rafforzano le funzioni dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e il suo coordinamento con l’Autorità giudiziaria in caso di attacchi informatici, con specifiche procedure volte a rendere più immediato l’intervento dell’Agenzia a fini di prevenzione degli attacchi e delle loro conseguenze e del ripristino rapido delle funzionalità dei sistemi informatici. Si pone a carico dei soggetti pubblici individuati dalla norma (pubbliche amministrazioni centrali individuate dall’ISTAT, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, i comuni con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti e, comunque, i comuni capoluogo di regione, le società di trasporto pubblico urbano con bacino di utenza non inferiore ai 100.000 abitanti e le aziende sanitarie locali, nonché le rispettive società in house), un obbligo di segnalazione e notifica degli incidenti indicati in apposito provvedimento ACN, con impatto su reti, sistemi informativi e servizi informatici, e si disciplina la relativa procedura. Per gli stessi soggetti, in presenza di segnalazioni puntuali dell’Agenzia circa specifiche vulnerabilità cui risultano potenzialmente esposti, si prevede l’obbligo di provvedere senza ritardo, e comunque non oltre quindici giorni dalla comunicazione, all’adozione degli interventi risolutivi indicati dalla stessa Agenzia. Si prevede che i soggetti indicati debbano individuare, laddove non già presente, una struttura, anche tra quelle esistenti, che provvede alle attività necessarie per il rafforzamento della resilienza delle pubbliche amministrazioni in materia di cybersicurezza e svolge la funzione di punto di contatto unico dell’amministrazione con l’Agenzia. In relazione a specifiche questioni di particolare rilevanza concernenti le iniziative in materia di cybersicurezza del Paese, potrà essere convocato il Nucleo per la cybersicurezza, in composizione di volta in volta estesa alla partecipazione di un rappresentante della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, della Banca d’Italia o di altri operatori previsti dal del decreto-legge “perimetro” (21 settembre 2019, n. 105), nonché di eventuali altri soggetti, interessati alle stesse questioni. PROVENTI DI OPERATORI COMMERCIALI DESTINATI A INIZIATIVE DI BENEFICENZAGiovedì 25 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di destinazione di proventi derivanti dalla vendita di prodotti. Le norme sono finalizzate ad assicurare un’informazione chiara e non ingannevole sulla commercializzazione di prodotti i cui proventi sono destinati a iniziative solidaristiche. Si prevede, per i produttori dei beni e per i professionisti che li commercializzano e li promuovono, l’obbligo di esplicitare il soggetto destinatario dei proventi, le finalità a cui questi sono destinati e la quota percentuale del prezzo di vendita o l’importo destinati all’attività benefica, per ogni unità di prodotto. VERTICE “ITALIA-AFRICA”Lunedì 29 gennaio si è tenuto a Palazzo Madama a Roma il Vertice “Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune”. Il Vertice è stato il primo appuntamento internazionale che si svolge in Italia dall’avvio della Presidenza del G7. Nel corso del vertice, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha anticipato alcuni ambiti di intervento del “Piano Mattei”, il documento programmatico-strategico per la realizzazione di una più stretta collaborazione tra l’Italia e gli Stati del continente africano previsto dalla legge n. 2/2024. MISSIONI INTERNAZIONALIGiovedì 25 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge, collegato alla legge di bilancio 2024, che apporta modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145, legge quadro che regola la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali. Il testo ha la finalità di rendere il procedimento di autorizzazione e finanziamento delle missioni internazionali italiane più snello e più rispondente alle rapide evoluzioni del contesto geo-politico internazionale. POLITICHE IN FAVORE DELLE PERSONE ANZIANEGiovedì 25 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33. Nell’ambito dei punti unici di accesso (PUA), è assicurata alle persone anziane la possibilità di ottenere una valutazione multidimensionale per l’erogazione dell’orientamento e del sostegno informativo destinati a favorire il pieno accesso agli interventi e ai servizi sanitari, sociali e sociosanitari. In materia di assistenza sociale si prevede, tra l’altro, la “Valutazione multidimensionale unificata” (VMU) di base, a livello nazionale, per l’orientamento della persona anziana e la determinazione della condizione di non autosufficienza e del relativo stato di bisogno assistenziale. Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, in via sperimentale e nel limite di spesa massimo pari a 300 milioni annui, si introduce una prestazione universale (PU) composta da una quota fissa monetaria e da una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, finalizzata all’acquisto di servizi, per promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno alle persone anziane non autosufficienti e destinata a sostituire progressivamente l’indennità di accompagnamento. Nello specifico, i requisiti richiesti per ottenere detta prestazione, erogata dall’INPS, sono i seguenti:
PARTECIPAZIONI STATALIGiovedì 25 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un provvedimento che regolamenta l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane S.p.a., tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico. Le modalità di alienazione tenderanno anche a favorire la tutela dell'azionariato diffuso e la stabilità dell'assetto proprietario. ENERGIE RINNOVABILIGiovedì 25 gennaio il Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 5, comma 2, lettera c-bis), della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell’articolo 7 del decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50, ha espresso il parere favorevole, con valore di valutazione di impatto ambientale (VIA), in merito ai progetti relativi alla realizzazione di quattro impianti agrivoltaici, localizzati nel territorio della Regione Puglia. STATI DI EMERGENZAGiovedì 25 gennaio il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga di 12 mesi dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 22 novembre al 5 dicembre 2022 nel territorio dei comuni di Comacchio, Goro e Codigoro, in provincia di Ferrara, di Cesenatico, Gatteo e Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena e di Ravenna. COMUNITA’ ENERGETICHEGiovedì 25 gennaio è entrato in vigore il Decreto CER del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che intende stimolare la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia. Per un approfondimento è possibile consultare la notizia a cura della Sede di Roma. RATIFICHEMartedì 30 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e Malta per consentire l’iscrizione del corpo italiano di soccorso dell’Ordine. L’Accordo consente al Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta (C.I.S.O.M.), ente di diritto melitense, di iscriversi al Registro unico nazionale italiano del Terzo Settore (RUNTS), al fine di avere i requisiti necessari per avviare nuove collaborazioni con la pubblica amministrazione italiana e ampliare la propria operatività e attività di interesse generale in Italia (assistenza in caso di gravi emergenze determinate da eventi naturali o dovute all'attività umana e in materia di assistenza nelle attività di salvaguardia della vita umana in mare). |
DAL SENATOAUTONOMIA DIFFERENZIATAMartedì 23 gennaio l’Aula ha approvato in prima lettura il Ddl Autonomia differenziata (S.615 e abb.) con 110 voti favorevoli, 64 contrari e 3 astenuti. Il testo, come emendato sia dalla Commissione Affari Costituzionali, che lo aveva licenziato il 21 novembre dopo un lungo iter di approvazione, sia dall’Aula, che nella seduta della scorsa settimana aveva approvato alcune proposte di modifica relative alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), passerà ora alla Camera per l’esame in seconda lettura. DL UCRAINAMercoledì 24 gennaio l'Assemblea ha approvato il ddl n. 974 di conversione in legge del d-l n. 200/2023, sulla proroga dell'autorizzazione agli aiuti in favore delle autorità governative dell'Ucraina. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera dei deputati. EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICAMartedì 23 gennaio la Commissione Ambiente del Senato nel corso dell’esame in prima lettura del Ddl recante disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica (S.837) ha fissato il termine per presentare le richieste di audizione alle ore 20.00 di mercoledì 31 gennaio. Il provvedimento si compone di 7 articoli volti ad affrontare, in maniera organica e strutturale, il disagio sociale e il degrado urbano derivanti dai fenomeni di alta tensione abitativa, nonché ad attuare un Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica, che coinvolga l’edilizia universitaria e sociale. Il testo prevede l’approvazione del Piano nazionale di edilizia residenziale pubblica. Le misure per la sua realizzazione comprendono la costruzione di nuovi immobili e la razionalizzazione degli immobili esistenti, anche mediante la loro alienazione da parte degli enti pubblici titolari. Il provvedimento introduce, inoltre, delle disposizioni finanziarie, anche riferite al rifinanziamento di fondi esistenti, tra cui il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e il Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa. Il seguito della discussione è stato rimandato a una seduta non ancora calendarizzata. AGENDA
|
DALLA CAMERADL SICUREZZA ENERGETICAGiovedì 25 gennaio la Camera, con 168 voti favorevoli, 110 contrari e 3 astenuti, ha approvato la fiducia posta dal governo sul disegno di legge di conversione del decreto 9 dicembre 2023, n. 181, recante disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia, il sostegno alle imprese a forte consumo di energia e in materia di ricostruzione nei territori colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 (C. 1606). A seguire si è svolto l'esame degli ordini del giorno presentati al provvedimento. Il provvedimento passa ora al Senato per l’avvio dell’esame in seconda lettura che dovrà concludersi entro il 7 febbraio, termine fissato per la conversione in legge del decreto. PROTOCOLLO ITALIA-ALBANIAMercoledì 24 gennaio la Camera ha approvato il disegno di legge di Ratifica ed esecuzione del Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, fatto a Roma il 6 novembre 2023, nonché norme di coordinamento con l'ordinamento interno (C. 1620-A). AGENDA
|
DALLA CONFERENZA DELLE REGIONICARTA EUROPEA DELL’AUTONOMIA LOCALEMercoledì 20 dicembre la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un documento, da trasmettere al Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, in merito al monitoraggio dell'attuazione della Carta Europea dell'Autonomia locale. Il documento tratta diversi temi, tra cui l’elezione diretta delle province e delle città metropolitane e del riordino delle funzioni provinciali, l’autonomia differenziata, il riconoscimento del ruolo delle unioni nella normativa nazionale di settore, il PNRR, la riforma del testo unico degli enti locali. Il Congresso dei poteri locali e regionali è un organo del Consiglio d'Europa incaricato di monitorare gli impegni assunti dagli Stati membri che hanno firmato e ratificato la Carta europea dell'autonomia locale, principale base giuridica esistente nel campo della democrazia locale e regionale, adottata nel 1985 e ratificata dall'Italia nel 1990. Il Congresso ha il compito di valutare la situazione della democrazia locale e regionale, con il fine di rafforzarla e monitorarne l’evoluzione. L’attività di monitoraggio si attua attraverso missioni nei 47 Stati membri, l’esame di aspetti specifici della Carta e l’osservazione delle elezioni locali e regionali. A conclusione delle sue missioni, il Congresso elabora dei rapporti e adotta delle raccomandazioni, che sono rivolte agli Stati membri. Dal 1995, il Congresso ha adottato circa 103 rapporti di monitoraggio. La delegazione del Congresso ha effettuato una visita di monitoraggio in Italia (ottobre 2023) incontrando, oltre alla Conferenza delle Regioni, la regione Emilia-Romagna e i Comuni di Roma, Anzio, Nettuno. RIORDINO DEL SETTORE DEI GIOCHIGiovedì 25 gennaio la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha dato il via libera in sede di Conferenza Unificata all’intesa in merito allo schema di decreto legislativo recante “Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell’articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111, con le osservazioni riportate in un documento consegnato al Governo. Per un approfondimento è possibile consultare la notizia a cura della Sede di Roma. CENTRI ANTI VIOLENZA E CENTRI PER UOMINI AUTORI DI VIOLENZAGiovedì 25 gennaio, in sede di Conferenza Stato-Regioni, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha dato il via libera ai requisiti minimi dei centri per uomini autori di violenza domestica e di genere (link al documento), mentre in sede di Conferenza Unificata ha dato il via libera sui requisiti minimi dei centri antiviolenza e case rifugio (link al documento). Nell’esprimere i pareri le Regioni hanno formulato la richiesta, accolta dal Governo, di istituire in tempi brevi un Tavolo tecnico di lavoro con le Regioni, al fine di addivenire entro la scadenza dei 18 mesi alla condivisione di due documenti volti a rivedere i contenuti delle intese siglate il 14 settembre 2022 relative ai requisiti minimi dei Centri per uomini autori di violenza e delle case rifugio e dei centri antiviolenza, alla luce delle criticità riscontrate nei primi 18 mesi di attuazione. |