giovedì,  5 ottobre 2023

Sisma del 18 settembre, il presidente Bonaccini invia al Governo la richiesta di stato di emergenza nazionale

Quasi 100 milioni di euro la prima stima dei danni nell'Appennino romagnolo. Oltre duecento verifiche effettuate sugli edifici

Attivate sin da subito squadre di tecnici esperti della Regione, a supporto delle ricognizioni. Sulle 205 verifiche effettuate, 94 edifici sono risultati inagibili, 60 agibili e i rimanenti parzialmente o temporaneamente inagibili

Oltre 65 milioni di euro di danni ad abitazioni e attività produttive, cui vanno sommati 33,4 milioni per il soccorso, l’assistenza alla popolazione e gli interventi di ripristino della funzionalità e dei danni degli edifici pubblici. Una prima stima dei danni, causati dagli eventi sismici del 18 settembre scorso in provincia di Forlì-Cesena, sfiora i 100 milioni di euro.

Nrei giorni scorsi il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha inviato al Governo la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per la durata di 12 mesi e la contestuale individuazione delle prime risorse finanziarie necessarie all’esecuzione degli interventi più urgenti e alle attività di assistenza. I comuni interessati sono Tredozio, Rocca San Casciano, Castrocaro Terme e Terre del Sole, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Dovadola, Galeata, Predappio, Meldola, Bertinoro (FC), Brisighella, Casola Valsenio (Ra), e Borgo Tossignano (Bo).

Il 18 settembre scorso, il territorio regionale è stato interessato da una serie di scosse, in particolare la provincia di Forlì-Cesena, con epicentro in comune di Marradi (Firenze), di magnitudo locale pari a 4.8 e profondità stimata di 8.4 km. Sono stati attivati immediatamente interventi urgenti di supporto per la rilevazione dei danni e l’assistenza alla popolazione. L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha assicurato il proprio intervento operativo, raccordandosi con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, le Prefetture - Uffici territoriali del Governo, i Vigili del fuoco – per gli interventi di soccorso tecnico urgente – e gli enti locali coinvolti. Per supportare lo svolgimento di tutti i lavori, è stato necessario attivare il volontariato di Protezione civile del Coordinamento provinciale di Forlì-Cesena e dei gruppi comunali.

In seguito alle verifiche dei Vigili del fuoco e delle segnalazioni pervenute, sono state attivate sin da subito squadre di tecnici esperti della Regione, a supporto delle ricognizioni, in primo luogo sugli edifici strategici dei comuni colpiti. Sulle 205 verifiche di agibilità effettuate, 94 edifici sono risultati inagibili, 60 agibili e i rimanenti parzialmente o temporaneamente inagibili.

Numerose le realtà allestite per l’assistenza alla popolazione. Per quanto riguarda il comune di Tredozio, è stato approntato un centro di accoglienza coperta nel Palazzetto dello sport di via Bachelet, in grado di ospitare 100 persone (con fornitura di brandine e coperte). Sempre a Tredozio, è stato attivato un altro centro di accoglienza coperta, all’interno del campeggio comunale “Le Volte - centro turistico sportivo”, con 50/60 posti disponibili, una mensa con tensostruttura della Proloco e una cucina mobile del Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile. Infine, sono state allestite 9 tende – prima presso il centro di accoglienza di via Bachelet, poi trasferite all’interno del Palazzetto dello sport – per consentire lo svolgimento dell’attività scolastica, in via provvisoria (con inizio il 21 settembre). Nel comune di Modigliana è stato allestito un centro di accoglienza coperta con 100 posti all’interno di una tensostruttura (centro tennis), a Castrocaro Terme e Terra del sole è stato reso disponibile un centro di accoglienza coperto.

A fronte degli esiti attuali delle verifiche di agibilità e dei costi parametrici ricavati da eventi sismici del passato, la stima complessiva dei danni su edifici privati e attività produttive supera i 65 milioni di euro. I costi per il soccorso, l’assistenza alla popolazione e per gli interventi di ripristino della funzionalità e dei danni degli edifici pubblici ammontano complessivamente a 33,4 milioni di euro circa, con l’esclusione di tutti gli interventi sui beni culturali, non ancora quantificabili: sono tuttora in corso le verifiche.

 

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ultima modifica 2023-10-05T14:09:55+02:00
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