Una check-list per prevenire la sospensione dell’attività imprenditoriale

L’articolo affronta il tema della sospensione dell’attività imprenditoriale e lo fa a partire da riflessioni emerse durante l’applicazione sul campo, che ha rilevato diverse criticità. In primo luogo, l’attività sul campo ha reso evidente che il tempo del “primo accesso ispettivo” a seguito dell’entrata in vigore del D.L. n. 146/2021 e la sua legge di conversione legge n. 215/2021 era di lunga durata. Per ridurre tale tempo e per verificare la conformità aziendale ai requisiti “anti-sospensione” è stata preparata una check-list, che riporta tutti i contenuti presenti nell’Allegato I, D.Lgs. n. 81/2008 e i requisiti da soddisfare, che segnala le condizioni che il legislatore ha segnalato come “gravi”. Tali contenuti sono dettagliati nell’articolo e sono di seguito elencati: mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi, mancata elaborazione del Piano di emergenza ed evacuazione, mancata formazione ed addestramento, mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile, mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS), mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto, mancanza di protezioni verso il vuoto, mancata applicazione delle armature di sostegno, lavori in prossimità di linee elettriche e presenza di conduttori nudi in tensione in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi, Mancanza protezione contro i contatti diretti ed indiretti, omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo e mancata notifica all’organo di vigilanza prima dell’inizio dei lavori che possono comportare il rischio di esposizione all’amianto. La check list, di cui viene riportato anche un fac-simile, in ultimo segnala anche quali documenti “anti-sospensione” sono da custodire sul luogo di lavoro.