La sanità per la comunità: l'esperienza del Punto di primo intervento a Cervia
Vicino, aperto h24: è diventato il riferimento di cittadini e turisti. Seconda tappa verso la nuova emergenza/urgenza e la rete CAU
Manuela è caduta per strada sbattendo il braccio, che si è gonfiato. Il luogo più vicino e sempre aperto dove poter ricevere una prima diagnosi è il Punto di Primo intervento a Cervia (Ra). Qui, dopo aver spiegato all’infermiere dell’accettazione cosa è accaduto, riceve una prima visita e poi viene accompagnata a fare una radiografia.
Come Manuela in tanti (con punte di 12.000 persone nel periodo estivo) decidono di rivolgersi al Punto di Primo intervento di Cervia, un’esperienza pilota per la gestione dei codici a bassa complessità, avviata dall’Ausl Romagna nel settembre 2020.
Il Punto si trova nella Casa di Comunità ed è attivo tutto l’anno 24 ore su 24: un Medico di Continuità Assistenziale e/o Medico di Medicina Generale opera in collaborazione con l’infermiere esperto proveniente dal Pronto Soccorso ospedaliero.
Qui ci si prende cura delle patologie meno gravi, in alternativa all’accesso in Pronto Soccorso: lesioni o dolori agli arti, eritemi, punture da insetti, febbre, lombalgia, dolori addominali. In caso di dolore toracico viene eseguito un elettrocardiogramma e, se risulta alterato, il paziente viene immediatamente trasportato in ambulanza dal 118 all'ospedale di Ravenna per le cure necessarie.
A differenza del triage in Pronto soccorso, dove viene assegnato un codice di priorità, qui dopo l’accettazione i pazienti ricevono una valutazione infermieristica ‘spot check’ per verificare se necessitano delle cure dell’emergenza urgenza e in che ordine di ingresso saranno chiamati dal medico; successivamente ricevono la visita del medico.
Attivo 24 ore su 24
Il Punto di primo intervento di Cervia è un esempio di come la sanità sia sempre più integrata con il territorio e le comunità.
Non a caso è la Casa della Comunità ad ospitarlo: un punto di riferimento per i cervesi, ma anche per i tanti turisti che affollano la località romagnola nel periodo estivo.
Personale in servizio: 1 medico continuità assistenziale e 1 infermiere nel periodo invernale, numeri che raddoppiano durante il periodo estivo
In estate sono 6mila su 12mila registrati in un anno gli accessi al Punto di Primo Intervento di Cervia. In quel periodo "si raddoppia il personale, la radiologia si potenzia".
A spiegarlo è Mauro Marabini, direttore del Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità Ravenna.
La Casa di Comunità di Cervia "è un punto di riferimento molto riconosciuto dai cittadini", una "Casa fortemente integrata col territorio, capace di rispondere alle esigenze di prossimità dei cittadini cervesi".
A dirlo è Roberta Mazzoni, direttrice del Distretto di Ravenna. Tra i numerosi servizi all’interno della Casa di Comunità anche il Punto di Primo Intervento, nato - spiega Mazzoni nell’intervista - nell’ambito di "un percorso condiviso con l’Amministrazione comunale".
Nel Punto di Primo intervento il ruolo degli infermieri "è in forte sinergia con il medico di continuità assistenziale". Katia Prati, referente per la direzione infermieristica dell’Ambito di Ravenna, e Lucia Menichelli, infermiera del Ppi, spiegano cosa fanno gli infermieri dall’arrivo del paziente.
Una "casistica varia" quella di cui si occupa il Punto di Primo Intervento di Cervia e "in 9 casi su 10 la risposta è completa e in tempi rapidi rispetto a quelli del Pronto Soccorso".
Francesco Sgarbi, medico di continuità assistenziale del Punto di Primo Intervento di Cervia, spiega l’attività dell’ambulatorio e quali sono i casi trattati.
A cura di Mara Cinquepalmi, Stefano Asprea, Cristina Gaddi e Elisa Ravaglia
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