I progetti della Regione Emilia-Romagna in Ucraina e la situazione attuale

Nell’area di Chernivtsi, a circa 50 km dal confine con la Romania, la Regione si è impegnata nei mesi scorsi con un finanziamento di circa 40 mila euro per contribuire all’inclusione sociale e scolastica dei minori con disabilità.
Sono state realizzate inoltre azioni di sostegno ai genitori di bambini disabili, in particolare alle mamme. Questa zona, al momento, risulta meno colpita dalla guerra rispetto ad altri territori: grazie ai corridoi militari, i beni di prima necessità riescono ad arrivare.
C’è bisogno di generi di conforto, medicinali, coperte: a confermarlo sono i responsabili dell’associazione Italia-Ucraina. L’associazione Ibo Italia di Ferrara ha attivato una raccolta umanitaria e avendo una base in Romania mette a disposizione la struttura per l’accoglienza temporanea. Al momento il passaggio dalla Romania è possibile per i treni passeggeri che escono dall’Ucraina pieni di persone e rientrano carichi di beni di prima necessità.
Dal primo giorno del conflitto è partita la gara di solidarietà e diversi luoghi e strutture si sono organizzati, o si stanno organizzando, per accogliere la popolazione civile e i feriti. Questi ultimi stanno aumentando negli ospedali, sia civili che militari, anche se per ora non ci sono numeri ufficiali.
Nei luoghi di accoglienza vengono forniti pasti caldi, abbigliamento, cure mediche, posti letto e servizi per la comunicazione.
Ogni giorno un migliaio circa di persone si sposta dalle zone del paese in cui le azioni militari sono più persistenti e si dirige verso questa cittadina. Non tutti i profughi proseguono il loro viaggio verso il confine, visto che alcuni sfollati che non hanno parenti o conoscenti in Europa, trovano ospitalità anche presso le abitazioni private che si offrono per l’accoglienza.


Un altro progetto della Regione ha sostenuto con circa 25 mila euro la Casa-famiglia Blagodat che ospita 28 bambini e bambine dai 5 ai 17 anni a Lviv (Leopoli), per fornire loro educazione e un ambiente in cui crescere e migliorare le proprie condizioni di salute.
Gli ospiti di questa casa-famiglia sono per lo più orfani o provenienti da famiglie con difficoltà e che per questo motivo sono stati allontanati. SOS Bambino è capofila del progetto e ha al momento portato i bimbi della casa-famiglia in Italia.


Il terzo progetto regionale è stato sviluppato a Kharkiv insieme ad Avsi e all’associazione Emmaus con circa 67 mila euro di fondi regionali, con l’obiettivo di creare una rete di collaborazioni per interventi di accompagnamento al lavoro, supporto psico-sociale e interventi occupazionali per giovani con disabilità (mentale e fisica) e orfani. Il fine è permettere loro di accedere più facilmente al mondo del lavoro. La situazione qui è molto difficile e i responsabili della casa di accoglienza che accoglieva 30 ragazzi fragili sono riusciti a farli spostare per metterli in salvo. Grazie all’Associazione Emmaus 7 di questi ragazzi, disabili, sono in viaggio per l’Italia.

Avsi con le antenne Avsi Polonia e Avsi Romania stanno presidiando i confini nella zona di Leopoli e nella zona di Siret. A Leopoli si è realizzato anche un panificio per fornire pane ai profughi che arrivano. Vengono inoltre distribuiti beni di prima necessità e alimenti e si sta fornendo un sostegno economico alla Caritas, impegnata in prima linea della fornitura di pasti ai profughi. I confini sono aperti, ma soprattutto al confine polacco le code possono arrivare a oltre trenta chilometri: i
profughi vi arrivano stremati.
A Lviv si sono trasferite numerose ambasciate di paesi europei, compresa quella italiana, e la situazione è relativamente tranquilla, almeno fino ad oggi; la città si è trasformata in un grande centro di transito e accoglienza delle persone che fuggono dalla guerra attraverso il confine polacco.
In tempi normali il confine con la Polonia si raggiungerebbe in un’ora e mezzo di viaggio, ora servono alcuni giorni. I confini sono aperti, ma le code chilometriche fanno sì che i profughi arrivino a destinazione stremati. 

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ultima modifica 2022-03-07T20:08:07+02:00
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