L’attività 2021 della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati

Il 70% delle istanze per cui la Fondazione si è mossa nel 2021 sono state violenze sulle donne avvenute in famiglia o da parte di partner: un totale di 27 casi che hanno portato all’erogazione di 171.700 euro alle vittime.

Rientrano in questa categoria anche cinque femminicidi: quello della 50enne Rossella Placati a Bondeno in provincia di Ferrara, della 46enne faentina Ilenia Fabbri, della 31enne Elisa Bravi di Bagnacavallo in provincia di Ravenna, della 18enne Saman Abbas di Novellara (Reggio Emilia) e della 15enne Chiara Gualzetti di Monteveglio, nel bolognese.

Ai loro familiari la Regione ha erogato nel complesso 42mila euro: si può trattare dei genitori, come nel caso della giovane Chiara, o di una figlia, come accaduto per Ilenia Fabbri, ma anche di un solo specifico familiare.

Nella triste storia di Saman Abbas, ad esempio, ad essere aiutato è stato il fratello minorenne, accolto in una comunità dopo la sua testimonianza fondamentale per le indagini: il ragazzo ora dovrà affrontare il difficile compito di costruire il futuro senza l’appoggio di quella famiglia che ha fatto uccidere la sorella maggiore per aver rifiutato un matrimonio combinato.

Tra gli altri casi si registrano 2 omicidi, 3 tentanti omicidi e 5 rapine (per cui la Fondazione ha stanziato complessivamente 67.500 euro), 2 violenze su minori (con le vittime che hanno ricevuto 7.200 euro) e una violenza sulle donne avvenuta in altri contesti (la vittima è stata sostenuta con 2.500 euro).

Complessivamente, sulle 87 persone aiutate dalla Fondazione, il 94% sono donne (40) o minori (42), mentre gli uomini adulti sono stati in totale 5.

L’impegno della Fondazione nel corso degli anni

Dal 2004 al 2021 la Fondazione ha approvato 445 richieste di intervento che hanno permesso di aiutare quasi mille persone, con oltre 3,3 milioni di euro di risorse erogate dalla Regione alle vittime: nell’85% dei casi ad essere aiutati sono stati donne e minori.