domenica,  13 marzo 2022

Legalità, a Brescello (Re) la nuova sede della Protezione civile negli immobili sequestrati alla ‘ndrangheta

120mila euro dalla Regione per risistemarli. Bonaccini: “Continuiamo a rafforzare gli anticorpi contro la criminalità organizzata, forti dei valori della nostra terra”

Dalle mani della mafia a quelle delle istituzioni, che ne fanno un servizio ai cittadini.
Sabato 12 marzo, a Brescello, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, sancisce il passaggio alla legalità dei beni sequestrati alla cosca Grande Aracri nell’ambito del processo Aemilia, consegnando gli immobili confiscati alla Protezione civile, trasformati nella nuova sede del servizio.

Gli edifici sono stati rinnovati con un intervento della Regione di 120mila euro su 180mila di costo complessivo, per renderli utilizzabili e multifunzionali.
Saranno impiegati anche come luogo per la raccolta di prodotti di prima necessità da inviare in Ucraina.

Si tratta, nel complesso, di un insediamento di circa 900 metri quadri di spazi produttivi, a cui si aggiungono 190 metri quadri di spazi per uffici e circa 1.200 metri quadri di aree cortilive.

Alla cerimonia erano presenti, oltre al presidente Bonaccini, la sindaca di Brescello, Elena Benassi, il prefetto e il questore di Reggio Emilia, rispettivamente Iolanda Rolli e Giuseppe Ferrari, insieme a tutti gli altri esponenti delle istituzioni, del volontariato e della società civile.

 Il complesso verrà gestito d’ora in poi  dalla Protezione civile,  quale sede gestionale e operativa:  anche per le operazioni di insacchettamento della sabbia da utilizzare per i rinforzi arginali nell’area centro-emiliana, dal parmense al modenese, in caso di esondazioni.

 

 

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ultima modifica 2022-03-13T13:30:06+02:00
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