La sintesi del rapporto "L’impatto del Covid sulle industrie culturali e creative"

L’analisi, che si apre con una sintesi dell’andamento generale dell’economia regionale nel 2020, propone un focus sul settore culturale e creativo nel suo complesso, su come questo ha reagito alle restrizioni imposte dal Covid e su quelle che sono le previsioni per il biennio 2021-2022 con riferimento ad alcune specifiche filiere tra cui lo spettacolo dal vivo e del cinema, musei, biblioteche e archivi.

Ben sapendo che il 2021 ha rappresentato un altro anno di grande criticità per lo svolgersi della vita sociale in regione e in tutto il Paese e che un bilancio più definitivo potrà essere fatto solo in un tempo futuro ancora non chiaramente determinato, i dati che emergono dal rapporto evidenziano come il valore aggiunto generato dalle organizzazioni culturali e creative, pari nel 2019 a circa 5,6 miliardi di euro (quota vicina al 4% del totale dell’economia regionale), abbia registrato nel 2020 una contrazione del -7,0% e sia stimato nel 2021 in crescita del +8,1%, con un ulteriore incremento stimato nel 2022 pari a un +6,2% rispetto all’anno precedente, riportandosi così ad un livello più elevato rispetto al 2019 (ferme restando le cautele interpretative legate agli sviluppi della pandemia nella prima parte del 2022).

Nell’analizzare tali dinamiche il rapporto evidenzia, però, già in modo chiaro una forte polarizzazione degli effetti prodotti dall’emergenza sanitaria sui singoli comparti: più critici sulle attività culturali - in primis le arti performative e le attività connesse alla fruizione del patrimonio storico-culturale regionale - meno significativi, invece, nel settore dei media e dei servizi creativi.

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ultima modifica 2022-03-02T14:56:41+02:00
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