Guido Fanti, riformista e innovatore

Sindaco di Bologna prima (incarico nel quale subentrò a Giuseppe Dozza), deputato e senatore della Repubblica poi, quindi europarlamentare e vicepresidente del Parlamento europeo. Fanti guidò la Regione dal 23 luglio 1970 quando, con un ritardo di quasi trent’anni, venne finalmente data piena applicazione al dettato Costituzionale. 

Anni pioneristici, in cui c’era di costruire da zero un nuovo livello di governo, ma – allo stesso tempo – anni fondamentali nei quali è stato impostato un metodo di lavoro e di governo e sono state gettate le basi dell’Emilia-Romagna attuale.

E fu proprio di Fanti l’idea assolutamente precorritrice di regione europea e la proposta avanzata nel 1975 di “Lega del Po”, ovvero un coordinamento tra le Regioni Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto ed Emilia-Romagna per affrontare insieme, pur in un quadro di rigorosa unità nazionale, problematiche trasversali comuni ai quattro territori, come quelle ambientali. Un coordinamento che garantisse un’interlocuzione più forte con il Governo da un lato, in una prospettiva che già guardava all’Europa dall’altro.

Innovazione che si concretizzò nella nascita di importanti servizi di welfare, a partire dai nidi, di cui parla, sempre nel podcast regionale, Ione Bartoli, reggiana, classe 1930, prima assessora regionale, che nella Giunta Fanti aveva la delega alle Politiche sociali.

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ultima modifica 2022-02-11T16:43:50+02:00
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