Scuole e Università, meno di 20 edifici con ancora criticità di utilizzo
Sono meno di 20 gli edifici scolastici per cui persistono criticità nell’utilizzo, meno numerosi rispetto ai primi rilevamenti, segno di un progressivo ritorno alla normalità: è questo l’esito del monitoraggio che la Regione Emilia-Romagna ha attivato in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, i dirigenti scolastici e gli enti locali.
Per gli studenti e le studentesse impossibilitati a raggiungere le sedi scolastiche operative sono stati avviati percorsi personalizzati. Per tutti resta valido l’anno scolastico e sono allo studio soluzioni specifiche per lo svolgimento degli esami di terza media e di maturità, laddove permangano criticità.
Per quanto riguarda il sistema universitario le lezioni sono riprese. L’Università colpita
maggiormente è quella di Bologna, con sedi sia a Bologna che in Romagna, che ha previsto lezioni in aula con modalità mista e obbligo di registrazione, sessioni straordinarie di esami a giugno e luglio ed esami di laurea in modalità mista, venendo incontro alle richieste di laureande e laureandi.
Non sono state compromesse le sedi istituzionali né vi sono stati danni significativi alle strutture universitarie o alle residenze universitarie che sono gestite da ER.GO.
È stato inoltre riattivato da parte dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, in condivisione con la Regione, l’iniziativa “Adotta una scuola” per mettere in contatto i donatori con le scuole che ne hanno bisogno, come già accaduto durante il terremoto.
Sono infine stati tanti gli studenti e le studentesse delle scuole e delle Università, questi ultimi anche fuori regione, che sono venuti a dare supporto alle popolazioni. Si attendono ulteriori gruppi in arrivo da tutta Italia.