Terremoto, la ricostruzione

Ricostruzione. Riapre al culto la chiesa parrocchiale di Santa Maria e Sant'Isidoro in località Penzale di Cento (Fe): la ristrutturazione finanziata dalla Regione con 623 mila euro. L’assessore Costi: "Siamo orgogliosi di restituire un importante simbolo alla comunità centese”

La chiesa era stata danneggiata dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Inaugurazione oggi con la Messa solenne presieduta da monsignor Matteo Zuppi, presente l’assessore regionale con delega alla Ricostruzione, Palma Costi

02/12/2018 11:45

Bologna- Viene restituita ai fedeli e alla intera comunità centese la chiesa parrocchiale di Santa Maria e Sant'Isidoro in località Penzale di Cento (Fe), il cui edificio era stato danneggiato dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Oggi l’inaugurazione e la riapertura al culto con la Messa solenne celebrata dall’Arcivescovo metropolita di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi, presente l’assessore regionale alle Attività produttive e delega alla Ricostruzione, Palma Costi.

La chiesa parrocchiale di Santa Maria e Sant'Isidoro, dopo l’intervento di recupero finanziato dalla Regione con quasi 623 mila euro, è tornata al suo originale splendore.

“Non possiamo che essere orgogliosi di aver contribuito a ridare ai cittadini un luogo simbolo della loro comunità- afferma l’assessore regionale Costi-. Nella ricostruzione dei centri storici e dei centri abitati abbiamo prestato molta attenzione a tutti gli edifici pubblici ed a quelli ad uso pubblico come le chiese per ciò che rappresentano per la comunità. La riapertura al culto, oltre a ridare vitalità a questo centro della città di Cento, è la testimonianza del buon lavoro di squadra di tecnici, amministratori e istituzioni religiose. Collaborare tutti insieme con un obiettivo condiviso permette di raggiungere i risultati che avevamo fissato”.

Ad oggi, tra fondi del commissario e cofinanziamenti, per le 495 chiese danneggiaste dal sisma sono già stati stanziati 276 milioni di euro per interventi su 372 edifici.

Gli interventi di ripristino con miglioramento sismico hanno riguardato la facciata, le pareti e gli archi laterali, le pareti dell’abside e gli elementi non strutturali che a causa del movimento di ribaltamento verso l’esterno hanno subito numerose lesioni. Sono state ripristinate le lesioni più significative con la tecnica dello scuci-cuci o mediante la scarnitura, la pulizia e la sigillatura con malta di calce idraulica. Nel sottotetto sono stati rinforzati i pilasti di sostegno del coperto, mentre nelle navate laterali è stata rifatta la copertura. Invece, il campanile non ha subito gravi danni: quindi oltre a riparare le poche lesioni si è provveduto al confinamento del fusto inserendo tre ordini di incatenamenti metallici ancorati con piastre.

 La Storia
La chiesa di Santa Maria e Sant’Isidoro, denominata anche Chiesa di Penzale, si mostra oggi come un edificio di volumetrica semplice e dai lineamenti neoclassici, caratterizzato da navata centrale con copertura a botte, affiancata da due navate laterali, sulle quali si affacciano tre cappelle con i relativi altari.
Nel 1632 a seguito di una pestilenza, nella località detta “Penzale” sulla strada del Lazzaretto, iniziò la devozione di un’immagine della Madonna; grazie all’iniziativa della famiglia Cavalieri di Cento proprietaria del terreno fu costruita la Chiesa per contenere l’opera e la casa canonica all’arciprete di Cento.
Nel 1636 la costruzione era compiuta. La chiesetta primitiva era ad una sola navata, con tre cappelle e relativi altari. Il corpo della chiesa era largo pressappoco come l’attuale navata centrale. Tra la seconda metà del secolo XVIII e la fine del XVIII secolo si ampliò la chiesa con l’aggiunta di due cappelle laterali e il campanile. Nell’anno 1845 furono avviati dei lavori di recupero per via della precaria situazione in cui si trovavano gli edifici, si prese l’occasione per allargare la cappella maggiore, aggiungendovi il coro.
Nel 1863 la chiesa fu ingrandita con due nuove navate laterali, costruite una per volta, con spese e tecniche diverse. Gli altari vennero costruiti ed ornati in un secondo tempo con opere in parte ancora esistenti. La cappella maggiore è stata ristrutturata nel decennio 1848-1858.

In allegato: immagine della chiesa

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