Emilia-Romagna, ricostruire dopo l'alluvione

Le informazioni sui territori colpiti dall'alluvione in Emilia-Romagna. La raccolta fondi. Gli interventi in corso

Il punto sui cantieri

Dati all'8 aprile 2024

Bologna

Gli interventi di somma urgenza

Dei 29 interventi (di cui 23 conclusi, 6 in corso/progettazione) l’Ufficio territoriale di Bologna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile è soggetto attuatore sia all’interno dei Piani dell’Ocdpc (ordinanza del capo Dipartimento di Protezione civile) 992/23, sia all’interno dell’ordinanza n. 6 del 25/08/2023 del Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche (importo di 53 milioni 935mila euro).  

Gli interventi urgenti: i fiumi

Ci sono poi 23 interventi urgenti – sui fiumi Reno e Idice, oltre che sui torrenti Samoggia, Savena, Ghiaia, Gaiana, Zena, Sambro, Sillaro, Sellustra, Quaderna, Setta, sul Canale Navile e sul Cavo Napoleonico – per i quali l’Ufficio territoriale è soggetto attuatore all’interno dell’ordinanza n. 8 del 28/09/2023 e dell’ordinanza 15 del 16/11/2023 del Commissario; l’importo complessivo è di circa 38 milioni 800mila euro. Di questi, uno è in corso per 1 milione 300mila euro; 6 sono in fase di avvio per 3 milioni 350mila euro; i restanti in progettazione.

Questi interventi urgenti hanno diversi obiettivi: ripristino di opere idrauliche danneggiate, arginature e alvei di corsi d’acqua; sistemazione di erosioni spondali; rimozione di piante cadute, sradicate o in precario stato fitosanitario; miglioramento delle condizioni di deflusso di rii e torrenti. È compreso anche un intervento di consolidamento dei versanti in dissesto

Programmazione anticipata

Inoltre, con la programmazione anticipata (Fsc, ministero Ambiente-Difesa del suolo Rer, ordinanze capo Dipartimento di Protezione Civile, Piano triennale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile) in provincia di Bologna sono presenti 4 interventi per un totale di 3 milioni 975mila euro. Tutte le opere sono già ultimate, eccetto il ripristino delle condizioni di sicurezza dei tratti maggiormente danneggiati dall'evento di piena nei comuni di Budrio, Medicina, Molinella (Bo) e Argenta (Fe), in corso per un investimento di 2,5 milioni.

In totale, parliamo di 56 interventi per 96 milioni e 710mila euro.

I cantieri più importanti e quelli in avvio

Ponte della Motta

L’opera più grande di tutti i territori alluvionati interessa il bolognese ed è il cantiere del ponte della Motta, tra Molinella e Budrio, lungo il fiume Idice. Qui l’intervento di somma urgenza (per ben 32 milioni di euro) è praticamente concluso: è stato ormai completato il ripristino delle sagome degli argini, restano da fare i lavori di impermeabilizzazione. La tranche successiva, da 20 milioni di euro, vedrà interventi di rafforzamento anche sui tratti di argini dell’Idice che avevano retto all’onda d’urto dell’acqua, con una riprofilatura dell’alveo.

I cantieri in fase di avvio

Sono appena partiti, con risorse dell’ordinanza 8, gli interventi di sistemazione dei rii collinari dei bacini dell’Idice e del Sillaro, per un totale di 1 milione e 300mila euro; interessano i comuni di Castel San Pietro, Dozza, Imola, Monterenzio, Ozzano e Monghidoro. Sta per partire un altro cantiere, da 200mila euro, sul fiume Reno, per il ripristino di una frana golenale nella sponda sinistra a valle del ponte nuovo di Cento (Ferrara). Successivamente partiranno altri 4 cantieri: il ripristino delle opere elettromeccaniche dell’Opera Po - Cavo Napoleonico, a Bondeno (Fe), per 250mila euro; il ripristino urgente, nelle Terre del Reno, dei rivestimenti delle prime vasche di dissipazione del Cavo Napoleonico e delle strutture di Opera Reno, per 450mila euro. Ancora, altri due interventi – entrambi da 700mila euro, e quindi per un totale di 1 milione 400mila euro – di diradamento del verde, taglio e rimozione di piante a terra o in stato precario, a rischio caduta, troncamento, sradicamento. Questi due interventi riguarderanno i bacini dei torrenti a ovest della provincia (Lavino, Olivetta, Reno, Setta, Samoggia e affluenti) e a est (Sillaro, Sellustra, Idice, Savena, Zena, Quaderna, Gaiana e affluenti).


Forlì-Cesena

Gli interventi di somma urgenza

I 14 cantieri attivati in somma urgenza dopo gli eventi alluvionali di maggio dall’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, per un importo totale di circa 13 milioni e 600mila euro, sono già stati tutti conclusi. Sono stati finanziati attraverso fondi dell’Agenzia regionale, provenienti dall’ordinanza del capo Dipartimento della Protezione civile 992/2023, o inseriti nell’elenco dell’ordinanza 6 del Commissario straordinario per la ricostruzione.

Gli interventi urgenti

A questi si aggiungono altri 19 interventi, per un valore di 28 milioni e 750mila euro, tutti in progettazione tranne uno che è partito questa settimana, del valore di 500mila euro nel comune di Galeata; intervento necessario a causa della riattivazione di un movimento franoso che ha coinvolto un pendio adiacente al giardino di una scuola primaria. A questi 19 cantieri se ne aggiungono ulteriori 4 per 3 milioni e 970mila euro, finanziati dall’ordinanza 15. Di questi, uno, del valore di 650mila euro, è stato avviato in somma urgenza e riguarda il ripristino del sistema di difesa del fiume Savio nei comuni di Bagno di Romagna, Sarsina e Verghereto.

Tutti questi interventi urgenti hanno diversi obiettivi: completamento degli interventi in somma urgenza già attivati; miglioramento della stabilità e resistenza dei corpi degli argini e delle sponde con ripristino della transitabilità; riprofilatura delle sezioni di deflusso per garantire il contenimento delle acque di piena anche attraverso interventi di gestione della vegetazione nel reticolo idrografico, con e senza argini; ripristino delle condizioni di stabilità e funzionalità di opere idrauliche danneggiate, sistemazione di aree in dissesto e consolidamento abitati.

Programmazione anticipata. Cantieri in fase di avvio

Un intervento, finanziato con 1 milione di fondi Pnrr, riguarda i comuni di Civitella di Romagna, Santa Sofia e Verghereto per il consolidamento e la riduzione del rischio idrogeologico di alcuni pendii in abitati da consolidare, in aree a rischio frana e in strade provinciali interessati da dissesti che mettono a rischio la pubblica incolumità. Un altro, da 500mila euro sempre di fondi Pnrr, riguarda Forlì-Cesena e altri comuni per la manutenzione straordinaria delle arginature e la messa in sicurezza lungo i corsi d’acqua dei bacini idrografici del comprensorio forlivese e cesenate. Infine, ancora con finanziamenti Pnrr, altri due interventi: il primo sui fiumi Montone, Ronco, Bevano nei comuni di Bertinoro, Forlì e Forlimpopoli per la sistemazione degli argini da 1,5 milioni di euro; il secondo da 500mila euro sul Rubicone nel comune di Savignano per il consolidamento delle difese idrauliche e i rialzi arginali. Un intervento sui fiumi Montone e Ronco-Bidente nei comuni di Bertinoro, Forlì e Meldola per la manutenzione straordinaria da 365mila euro. A Premilcuore, nel versante del fiume Rabbi, è previsto un ripristino da 300mila euro per consolidamento e mitigazione del rischio idrogeologico. Infine, la messa in sicurezza dei corsi d’acqua nel forlivese per 500mila euro.

Programmazione anticipata

Ci sono, inoltre, 8 interventi per 1 milione e 344mila euro della programmazione regionale o di altre risorse straordinarie di Protezione civile, anticipate e già attivate. Di questi, 7 sono sostanzialmente conclusi. A completare il quadro si unisce la programmazione dei fondi Pnrr, Fsc e dei fondi della programmazione regionale a valere sul 2024 e il 2025 (19 interventi per quasi 17 milioni di euro).

In totale, parliamo di 53 interventi per 66 milioni e 630mila euro.


Ravenna

Gli interventi di somma urgenza

L’Ufficio territoriale di Ravenna dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha sostanzialmente concluso i 25 interventi per cui era soggetto attuatore sia all’interno dei Piani dell’Ocdpc (ordinanza del capo Dipartimento di Protezione civile) 992/23, sia all’interno dell’ordinanza n. 6 del 25/08/2023 del Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche (importo di 40 milioni 977mila euro). Solo uno di questi interventi (in comune di Faenza, a Reda) non è ancora terminato; presenta tuttavia uno stato di avanzamento di circa il 90%.

Gli interventi urgenti: i fiumi

Ci sono poi 27 interventi – sui fiumi Lamone, Senio, Santerno, Marzeno e Ronco – per i quali l’Ufficio territoriale è soggetto attuatore all’interno dell’ordinanza n. 8 del 28/09/2023 del Commissario; l’importo complessivo è di 21 milioni e 400mila euro. Di questi, 12 sono in corso, i restanti 15 sono in fase di progettazione.

A questi si aggiungono altri 20 interventi, sempre sui corsi d’acqua, dall’ordinanza n. 15 del 16 novembre scorso. Di questi 2 sono già stati ultimati, 5 sono in corso e gli altri 13 in fase di progettazione, per un importo di 22 milioni e 800mila euro e 3 interventi dell’ordinanza n.19 finanziati con 3 milioni e 50mila euro già partiti.

Questi interventi urgenti hanno diversi obiettivi: completamento degli interventi in somma urgenza già attivati; miglioramento della stabilità dei corpi degli argini interessati da fenomeni di filtrazione e/o franosità delle sponde/golene con ripristino della transitabilità; riprofilatura delle sezioni di deflusso anche attraverso interventi di gestione della vegetazione nel reticolo idrografico (con argini e non); ripristino delle condizioni di stabilità e funzionalità di opere idrauliche danneggiate; ripristino dell’officiosità idraulica del reticolo interessato dagli eventi alluvionali.

Programmazione anticipata

Inoltre, con la programmazione anticipata (Fsc, ministero Ambiente-Difesa del suolo Rer, ordinanze Cd Protezione Civile, Piano triennale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile) in provincia di Ravenna sono presenti 9 interventi (tra avviati, in corso e ultimati) per un totale di oltre 2 milioni e 800mila euro.

In totale, parliamo di 84 interventi per circa 91 milioni di euro.

I cantieri in fase di avvio

Sul Ronco, in comune di Ravenna, sono in partenza 4 cantieri da 300mila euro (per un totale di 1 milione e 200mila euro), per la sistemazione di frane degli argini e il ripristino di difese delle sponde mediante la posa di scogliere lungo tratti di arginature dalla lunghezza di circa 100 metri ciascuno. Sulla sommità degli argini, corrono viabilità comunali. In particolare, le opere interesseranno le località Coccolia, San Bartolomeo, Ghibullo e San Bartolo. Sempre sul Ronco in comune di Ravenna, si sta concludendo la progettazione di un intervento da 1,9 milioni per la ricostruzione di golene e il rinforzo dell'argine da Borgo Sisa a Durazzanino, al confine con il forlivese.

Sul Montone è al via un intervento da 300mila euro presso la Chiusa di San Marco (Comune di Ravenna) per il ripristino della sommità arginale interessata da smottamento.

Sul Lamone, a Formellino di Faenza, è in affidamento un cantiere da 350mila euro per il ripristino dei corpi arginali destro e sinistro e per la rimessa in quota delle sommità arginali.

Sul Santerno sono 3 gli interventi in affidamento per un totale di 2,7 milioni. Alla confluenza tra Reno e Santerno, nei comuni di Lugo e Alfonsine (località Villa Pianta) con 500mila euro si procederà al ripristino di golene e argini franati in destra e sinistra Santerno, a seguito del pompaggio acque dal Canale destra Reno.

Sempre lungo il nodo Reno-Santerno, tra Santa Maria in Fabriago e Valle, fino a Ponte Pianta, sono previsti due interventi dal valore complessivo di 2,2 milioni: riguardano l'officiosità idraulica del fiume Santerno con la rimozione di vegetazione caduta, la sistemazione di frane golenali e il consolidamento degli argini.

Sul Savio, è in ultimazione la progettazione di un cantiere da 1,9 milioni di euro che punta al ripristino dell'officiosità idraulica nel tratto tra Matellica e Cannuzzo, a Savio di Ravenna e Cervia, e all'adeguamento dei corpi degli argini a valle degli abitati di Castiglione di Ravenna e Cervia, fino alle località Bottega della Guarniera e Villa Ragazzena.


Rimini

Gli interventi di somma urgenza

L’Ufficio territoriale di Rimini dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha concluso i 9 interventi per cui era soggetto attuatore sia all’interno dei Piani dell’OCDPC (ordinanza del capo Dipartimento di Protezione civile) 992/23, sia all’interno dell’ordinanza n. 6 del 25/08/2023 del Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche (importo di 4 milioni e 220mila euro).  

Gli interventi urgenti: i fiumi

Ci sono poi 3 interventi urgenti, in fase di progettazione – sui torrenti Marano, Ventena e Marecchia – per i quali l’Ufficio territoriale è soggetto attuatore all’interno dell’ordinanza n. 8 del 28/09/2023 del Commissario: l’importo complessivo è di 1 milione e 110mila euro.

Tutti e tre i progetti hanno come obiettivo il ripristino e il risezionamento delle scarpate e golene fluviali mediante opere in terra e di difesa spondale.

Programmazione anticipata

Inoltre, con la programmazione anticipata (ministero Ambiente-Difesa del suolo RER, ordinanze capo Dipartimento di Protezione Civile, PNRR, Piano triennale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile) in provincia di Rimini ci sono, a vari livelli, 20 interventi (in progettazione, in avvio lavori, in affidamento, in corso, conclusi) per un totale di 13 milioni e 855 mila euro.

In totale, parliamo di 32 interventi per oltre 19 milioni di euro (19.185.000).

I cantieri in fase di avvio

Entro maggio saranno avviati, per quanto riguarda la programmazione anticipata, due interventi per un totale di 830mila euro: il ripristino e la messa in sicurezza della briglia sul fiume Marecchia a Ponte Santa Maria Maddalena, tra Verucchio e Poggio Torriana, per 500mila euro, e la realizzazione di piste di servizio per l’accesso alla cassa di espansione del fiume Uso, a San Vito di Santarcangelo di Romagna (330mila euro di finanziamento Pnrr). 


Modena

Gli interventi di somma urgenza

Sono sei gli interventi di somma urgenza che hanno riguardato i corsi d’acqua del reticolo idrografico pedecollinare del territorio modenese (torrente Tiepido, torrente Guerro, torrente Nizzola, rio Merdone, rio Piccolo, affluenti dei torrenti Dolo e Dragone) e il fiume Secchia, in corrispondenza della frana’ di Ca Lita, per 1 milione di euro complessivi, risultavano tutti completati a fine 2023.

Gli interventi urgenti e le opere al via

A integrazione del primo quadro di interventi di somma urgenza si sono aggiunti ulteriori 18 interventi urgenti inseriti nelle ordinanze 8 e 15 del commissario Figliuolo, per un valore di 3 milioni e 630mila euro. Per tutti gli interventi è ormai conclusa la fase di progettazione e a seguito della procedura di affidamento se ne prevede la cantierizzazione entro i prossimi mesi di maggio e giugno per concludersi entro la stagione estiva: gli interventi riguardano il ripristino di danneggiamenti spondali e di opere idrauliche nel fiume Panaro, Guerro, rio Valle, torrente Grizzaga e Tiepido, fiume Secchia, torrente Fossa e altri interventi diffusi del reticolo idrografico minore.

Programmazione anticipata

Sono stati completati nei primi mesi i lavori di manutenzione ordinaria da programmazione regionale che interessano l’intero territorio di competenza con 4 cantieri per circa 500mila euro, sono in corso ulteriori lavori sul consolidamento dei movimenti franosi a valere in parte su risorse 2024 per altri 400mila euro.

Sono attualmente in corso i cantieri programmati con risorse FSC per 5 interventi complessivi fino al 2025: un cantiere e altre lavorazioni già concluse per 380mila euro, 4 risultano in corso per circa 2 milioni di euro a valere solo sull’annualità 2024 nell’ambito dello stanziamento complessivo di 3 milioni e 780mila: interventi che riguardano i consolidamenti strutturali delle principali opere idrauliche del fiume Secchia, Panaro e Leo.

Per quanto riguarda le risorse straordinarie, per l’anno 2024 sono previsti altri 15 cantieri per oltre 3 milioni di euro: 5 sono già in corso, per gli altri è in fase di conclusione la progettazione in vista della cantierizzazione estiva. Gli interventi riguardano il cavo Cerca, il torrente Tiepido, il rio Torto, i rii Ospitale e Fellicarolo, Perticara, i bacini dei rii Rivella e Dardagnola, il torrente Dolo e opere idrauliche varie dei bacini Secchia e Panaro.

Tutti in corso anche i cantieri del Pnrr: 17 interventi per 9 milioni e 500mila euro, dei quali 2 sono già conclusi e per tutti gli altri si prevede il completamento entro la prossima stagione estiva.

A questi interventi si aggiunge la programmazione dei fondi FESR: 1 intervento per 1 milione e 500mila euro destinati a opere di riassetto morfologico del fiume Secchia in adeguamento agli obiettivi del PAI e ulteriori risorse di fondi FSC per ulteriori 3 milioni di euro che saranno progettati nell’anno 2024 per essere poi cantierati nel 2025.

In fase di completamento nei primi mesi del 2024 anche 1 intervento di programmazione MASE per 800mila euro ed in progettazione ulteriori 2 interventi di consolidamento versanti per circa 1 milione.

Per il territorio del nodo idraulico modenese è inoltre strategica la realizzazione delle opere a valere sulle le risorse straordinarie del DL 74/2014 anche sulla base alle recenti programmazioni: in fase di conclusione 2 interventi per 4,5 milioni nel nodo idraulico di Fossalta e sulla briglia Caselle, 1 in corso di esecuzione nel bacino del Secchia per 1,1 milioni e in progettazione ci sono anche altri 3 interventi di prossima cantierizzazione estiva per circa 5,5 milioni. Nel 2024 saranno inoltre avviate le progettazioni per gli ulteriori interventi programmati dal DL 73/2021 che interessano il territorio di competenza dell’Agenzia per circa 12 milioni di euro di cui almeno 2 per complessivi 6 milioni saranno avviati già nel corso del 2024.

Complessivamente parliamo di 70 interventi per oltre 40 milioni di euro tra interventi in corso o di prossima cantierizzazione nei mesi estivi.


Reggio Emilia

Gli interventi di somma urgenza

L’Ufficio territoriale di Reggio Emilia dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile ha concluso 2 interventi per cui era soggetto attuatore sia all’interno dei Piani dell’Ocdpc (ordinanza del capo Dipartimento di Protezione civile) 992/23, sia all’interno dell’ordinanza n. 6 del 25/08/2023 del Commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche (importo di 3 milioni e 55mila euro).  L’intervento più grosso (per 3 milioni) si è svolto a Baiso, e ha riguardato la frana di Cà Lita, riattivatasi in seguito agli eventi meteo dello scorso maggio.

Gli interventi urgenti: frane e torrenti

Ci sono poi 14 interventi urgenti – su movimenti franosi che coinvolgono abitazioni e viabilità, e su torrenti e rii – per i quali l’Ufficio territoriale è soggetto attuatore all’interno dell’ordinanza n. 8 del 28/09/2023 del Commissario; l’importo complessivo è di 6 milioni e 650mila euro. Tutti sono in progettazione, si presume l’avvio per giugno 2024.

Questi interventi hanno come obiettivo il consolidamento dei versanti, la messa in sicurezza di abitati e versanti, il ripristino di opere idrauliche danneggiate.

Programmazione anticipata

Inoltre, con la programmazione anticipata (FSC, ministero Ambiente-Difesa del suolo RER, ordinanze capo Dipartimento di Protezione Civile, Piano triennale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile) in provincia di Reggio Emilia sono presenti 34 interventi (tra consegnati, in corso e ultimati) per quasi 34 milioni di euro.

In totale, parliamo di 50 interventi per 9 milioni e 739mila euro.

Già entro aprile partiranno 7 importanti cantieri da oltre 5 milioni di euro, dei quali 6 finanziati dal Pnrr per 4 milioni e 600 mila euro: le opere da 2,9 milioni per la riduzione del rischio idraulico del Torrente Tresinaro a protezione degli abitati di Scandiano, Casalgrande e Rubiera; gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza delle frane che coinvolgono gli abitati di Camporella, in comune di Ventasso (330mila euro); l’abitato di Roncovetro, in comune di Canossa (400mila); la frazione di Predolo, in comune di Toano (secondo stralcio da 300mila euro); la località Cà del Merlo, in comune di Carpineti (2° Stralcio da 380mila euro). Un intervento di consolidamento riguarda anche il dissesto che coinvolge il Rio della Costa, nel territorio di Villa Minozzo (290mila euro). Ancora lungo il Tresinaro e i suoi affluenti prenderanno il via interventi di sistemazione di alcune sezioni dell’alveo e di consolidamento spondale (420mila euro).


Ferrara

Gli interventi urgenti: i fiumi

Sono 21 interventi urgenti per i quali l’Ufficio territoriale di Ferrara è soggetto attuatore all’interno dell’ordinanza n. 8 del 28/09/2023 del Commissario; l’importo complessivo è di 6 milioni e 700 mila euro: uno è ultimato a Pontelagoscuro (Ferrara) per 200mila euro; 4 sono in esecuzione per 650mila euro; 10 in affidamento per 3 milioni e 100mila euro e 6 opere per 2 milioni e 750mila euro risultano in progettazione.

Programmazione anticipata

Inoltre, con la programmazione anticipata (ministero Ambiente-Difesa del suolo RER, ordinanze capo Dipartimento di Protezione Civile, PNRR, Piano triennale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile) in provincia di Ferrara ci sono, a vari livelli, 36 interventi (in progettazione, in avvio lavori, in affidamento, in corso, conclusi) per un totale di 15 milioni e 942.805 euro. 

Entro maggio saranno avviati 12 cantieri per quasi 34 milioni di euro. Sei sono gli interventi urgenti post maltempo di maggio 2023, finanziati dall’Ordinanza 8 del Commissario Figliuolo per 1 milione e 400 mila euro: a Ferrara, il ripristino dell'argine sinistro del Po di Primaro a Marrara, in comune di Ferrara (250mila euro) e a Sant'Egidio, in Via Bassa; ad Argenta il ripristino della riva spondale (150mila euro) e dell'argine destro del Po di Primaro in Via Bova, ad Ospital Monacale (300mila euro); a Fiscaglia, in località Migliaro, la sistemazione dell'arginatura sinistra del Po di Volano su cui insiste la strada comunale via Travaglio (200mila euro); a Ostellato, nella frazione di Cavallara, il consolidamento della difesa spondale in corrispondenza della breccia sul canale Navigabile (200mila euro).

Si sommano altri 6 interventi della programmazione regionale per 1 milione e 910mila euro: in particolare, ben 1 milione e 590mila di risorse regionali sono investiti per le opere di manutenzione ordinaria degli argini del sistema Burana Volano (680mila euro); lavori nei tratti arginati del bacino del Burana - Po di Volano (600mila) e sugli impianti del bacino del Burana (110mila); manutenzione delle aree demaniali nel bacino Po di Volano (200mila). A Codigoro partirà il cantiere da 70mila euro per il ripristino di un muro di protezione dell'abitato di Volano; a Ferrara con 250mila euro si procederà al ripristino delle difese idrauliche in sinistra idraulica in corrispondenza del Ponte Caldirolo.

In totale, parliamo di 57 interventi per 22 milioni e 710mila euro.

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ultima modifica 2024-04-08T15:31:46+02:00
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