Crisi aziendali. Vertenza Manifattura Riese, proprietà diserta anche il secondo appuntamento al ministero dello Sviluppo economico. L’assessore Colla: "Inaccettabile e grave l’assenza, preoccupante il cinismo e disprezzo verso le maestranze, prevalentemente donne, e le loro famiglie"

Il tavolo di crisi ieri a Roma al Mise con le organizzazioni sindacali, Regione, Comuni interessati e Confindustria Emilia-Romagna. L’azienda, ex Navigare, ha sede legale a Rio Saliceto (Re) e stabilimento a Carpi (Mo). Al ministero del Lavoro, mercoledì 28 luglio, incontro sulla procedura di licenziamento collettivo

20/07/2021 14:54

Bologna - “È inaccettabile il comportamento della proprietà di Manifattura Riese. Condivido le valutazioni e l’appello delle organizzazioni sindacali e delle loro rappresentanze in merito a un comportamento imprenditoriale inconcepibile che, a fronte di tante soluzioni possibili per una azienda di un settore in crisi, non veda la disponibilità al confronto. Imprenditori che non si presentano ad una riunione convocata dalle Istituzioni, in questo caso dal Governo, dimostrano una preoccupante carica di cinismo e disprezzo verso i lavoratori, prevalentemente donne, e le loro famiglie”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, commenta la situazione della vertenza Manifattura Riese (ex Navigare) dopo l’incontro di ieri a Roma al ministero dello Sviluppo economico.

La vicenda parte dalla messa in liquidazione dell’azienda e la contestuale cessazione delle attività, dopo che la Luchi Fiduciaria ha acquisito l’80% delle quote societarie dal Fondo Consilium, mentre il rimanente 20 % rimane nelle mani della Navy Group. La storica azienda, con sede legale a Rio Saliceto (Re) e stabilimento con vendita a Carpi (Mo), ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di tutti e 82 i lavoratori.

Il ministero del Lavoro convocherà per il prossimo mercoledì 28 luglio un incontro proprio sul merito della procedura di licenziamento collettivo. “Auspico la partecipazione della proprietà -ha aggiunto Colla- così da poter avviare un confronto e mettere a disposizione tutti gli strumenti legislativi e normativi che permettono di evitare una cesura sociale di tale portata. Il modello che abbiamo condiviso in Emilia-Romagna, anche con la sottoscrizione del Patto per il Lavoro e Il Clima, è di evitare atti unilaterali, quale comportamento civile e democratico nei momenti di difficoltà delle imprese”.

Ieri al tavolo del ministero dello Sviluppo economico per la vertenza della Manifattura Riese, gestito dal coordinatore della Struttura per le crisi d’impresa Luca Annibaletti, oltre alla Regione Emilia-Romagna erano presenti Confindustria Emilia-Romagna, i sindaci del Comune di Carpi, Alberto Belelli, e del Comune di Rio Saliceto, Lucio Malvasi, nonché per i sindacati Sonia Paoloni (Filctem Cgil nazionale), Maritria Coi (Filctem Emilia-Romagna), Roberto Righi (Filctem Modena), Raffaele Salvatoni (Femca Cisl nazionale), Roberto Giardiello (Femca Emilia-Romagna). /gia.bos.

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