Attività produttive. Dalle ceneri di Stampi Group a Monghidoro (Bo) nasce Caima Srl, una nuova azienda che assorbe parte dei lavoratori licenziati. Bonaccini: “E’ la dimostrazione che in Appennino si può ancora fare impresa e occupazione: c’è spazio, attorno questa realtà, per altri insediamenti manifatturieri”

Oggi il presidente della Regione e l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, all’inaugurazione della nuova società realizzata grazie agli industriali bolognesi Marchesini e Vacchi. Fondi regionali per circa 150 mila euro a sostegno di un progetto di rinserimento lavorativo per i licenziati della Stampi Group

27/10/2018 13:36

Bologna - “La nascita di questa azienda, è la dimostrazione che si può fare ancora impresa in Appennino. Grazie all'impegno delle istituzioni e di imprenditori lungimiranti, abbiamo la prova che si può rinascere, partendo dal lavoro e da un nuovo insediamento manifatturiero. In una realtà complessa come quella della nostra montagna, questa operazione rappresenta un primo importante segnale sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale. Benché ridimensionato rispetto a condizioni preesistenti, questo nuovo presidio potrà, nel tempo, stimolare la realizzazione attorno a sé di altre attività e imprese e con esse nuova e buona occupazione”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che oggi ha partecipato a Monghidoro, sull’Appenino bolognese, con l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, all’inaugurazione della Caima Srl, new company che assorbe una decina di ex lavoratori della Stampi Group, dove una ottantina di lavoratori hanno perso il lavoro, a fine marzo del 2017, dopo un anno di scioperi e presidio dei cancelli dell’azienda. Oltre ai lavoratori assunti dalla New-co, una decina di persone ha trovato lavoro in aziende della zona. Inoltre, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato, con circa 150 mila euro di risorse europee Fse, la realizzazione di un progetto di rinserimento lavorativo per gli ex lavoratori di Stampi Group.

Con Bonaccini il sindaco di Monghidoro Barbara Panzacchi, l’Arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi, e gli imprenditori che hanno dato vita al progetto aziendale, il presidente di Marchesini Group Spa, Maurizio Marchesini, e quello di Ima Spa, Alberto Vacchi, nonché Daniele Ferrari e Alessandro Taddia rappresentanti di Caima Srl.
“Qui siamo riusciti, ciascuno mettendo in campo i propri strumenti, a coniugare il fare impresa con la responsabilità sociale, l’investimento industriale a quello sulle persone, anche grazie agli imprenditori del territorio”, ha aggiunto il presidente Bonaccini.

La misura reinserimento lavorativo per gli ex lavoratori di Stampi Group messa in campo dalla Regione, inserita anche nel Patto territoriale della Valle del Savena e Idice, è gestita con un partenariato da tre operatori di cui capofila è Conform, insieme a Manpower e Lavoro Più. A marzo di quest’anno 22 ex lavoratori Stampi hanno iniziato questo progetto che prevede percorsi di orientamento, formazione e di accompagnamento al lavoro che proseguirà fino a fine anno, mentre a fine ottobre partirà un ulteriore corso per 12 persone, di 450 ore, per formare operatori di sistemi elettrico-elettronici con basi di programmazione e cablaggio.

La vertenza della Stampi Group, azienda meccanica specializzata nella produzione di bobine elettriche, ha visto in prima fila, a fianco dei lavoratori, le istituzioni - dalla Regione alla Città metropolitana di Bologna, dal Comune di Monghidoro e all’Unione dei Comuni Savena-Idice – le quali hanno tentato in ogni modo di scongiurare la chiusura garantendo, nel frattempo con il Governo, che i lavoratori potessero aver assicurato un reddito attraverso gli ammortizzatori sociali.

 

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