Attività Produttive - Sviluppo economico - Piano telematico

20/01/2005 00:00

Rivola e Campagnoli su risparmio energetico

(Bologna, 20 gennaio 2005) - Incentivi a favore della bioarchitettura, sottotetti che potranno essere recuperati a fini abitativi senza ulteriori oneri, purchè adeguatamente coibentati; contatori singoli obbligatori negli impianti di riscaldamento centralizzati, per “premiare” chi nella propria abitazione riesce a consumare di meno; pannelli solari o altri sistemi di riscaldamento “ecologici” obbligatori in tutte le nuove abitazioni superiori ai mille metri quadrati. E ancora: nuovi, rigorosi, standard prestazionali di rendimento energetico che dovranno essere recepiti dai regolamenti edilizi comunali; certificazione energetica di tutti gli edifici pubblici; obbligo per Comuni e Province di prevedere per i nuovi insediamenti abitativi, accanto alle tradizionali opere di urbanizzazione le nuove “reti energetiche” per il teleriscaldamento e la cogenerazione. Sono tante le novità pronte a partire in Emilia-Romagna per promuovere il risparmio energetico in campo residenziale, previste dalla nuova legge regionale sull’energia. Con tale legge la Regione Emilia-Romagna fa una precisa scelta di campo e pone al centro della propria politica energetica i temi del risparmio, della valorizzazione delle fonti rinnovabili e del rispetto dell’ambiente. In particolare fissando al 2010 il raggiungimento di un importante obiettivo: il rispetto del Protocollo di Kyoto, per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera.

Il tema è stato al centro del convegno “Sostenibilità nelle politiche urbanistiche ed abitative e prestazioni energetiche degli edifici”, in corso oggi a Bologna per iniziativa della stessa Regione e dell’Enea, con l’obiettivo, in particolare, di realizzare un confronto tra le esperienze in atto in Emilia-Romagna e in Europa.

“Risparmiare energia – ha detto l’assessore regionale alla programmazione territoriale e politiche abitative Pier Antonio Rivola - non è più un optional, ma una necessità. Anche in campo residenziale." Tra gli strumenti su cui l'Assessore si è soffermato "una direttiva emanata, in accordo con Enti locali e associazioni di categoria, che ci permetterà di ridurre di 700 tonnellate le emissioni di CO2 in atmosfera al 2010, i progetti di riqualificazione urbana e un programma per la realizzazione di 3 mila nuovi alloggi, che verrà approvato a breve dalla Giunta , nel quale la priorità sarà data anche agli interventi di risparmio energetico”.

Il tema del risparmio energetico è al centro della nuova legge regionale approvata nel dicembre scorso. La prima – ha sottolineato l’assessore alle attività produttive e sviluppo economico Duccio Campagnoli - che in Italia una Regione si dà in materia di politica e programmazione energetica. “In Emilia-Romagna - ha sottolineato - abbiamo bisogno di più energia, ma anche di un’energia più pulita e più effficiente. La nuova legge prevede un nuovo sistema elettrico regionale tale da garantire all’Emilia-Romagna l’autosufficienza al 2010. Questo sistema sarà rappresentato da una parte di centrali termocombustibili di potenza in cui però la vecchia tecnologia a olio combustibile, inefficiente, inquinante è stata integralmente sostituita da quella a gas metano, più efficiente e pulita, ma anche per il 25% da fonti rinnovabili. L’altro aspetto importante su cui occorre lavorare è rappresentato dal risparmio energetico.” “Il nostro obiettivo - ha sottolineato Campagnoli - è ridurre di 5 milioni 600 mila tonnellate le emissioni di CO2 al 2010”.

Per promuovere un uso più razionale dell’energia nelle città e nelle abitazioni la Regione attribuisce un ruolo centrale anche alle iniziative di tipo informativo e formativo. Sono nate così, già negli anni passati, la campagna “Caldaie sicure” che ha interessato tutto il territorio emiliano-romagnolo, mentre sono attualmente in corso le prime esperienze, sul modello anglosassone, di “clearing house”, luoghi di incontro e confronto tra cittadini ed esperti sui temi dell’energia pulita e del risparmio. La Regione ha anche promosso la mostra itinerante “A casa di Enri” che con un taglio molto concreto spiega ai cittadini come è possibile consumare meno.

E’ inoltre in fase di studio un sistema di accreditamento per qualificare gli operatori artigiani che svolgono l’attività di installazione e di manutenzione degli impianti e dei sistemi edilizi, assistiti da contributo regionale. Con le associazioni di categoria si vuole, poi arrivare a creare una nuova figura di “imprenditori per l'uso razionale dell’energia” in grado di fornire al cliente un servizio completo “chiavi in mano”, suggerendo le soluzioni più convenienti dal punto di vista ambientale e delle " bolletta energetica" delle famiglie.

IN PARTENZA I NUOVI BANDI 2005 PER IL FOTOVOLTAICO, IL SOLARE, LA COGENERAZIONE

Usciranno nei primissimi mesi del 2005 i bandi regionali per promuovere l’adozione di “tecnologie pulite” in campo energetico. Il primo a partire sarà quello per il nuovo programma fotovoltaico, per l’installazione di pannelli solari, in particolare negli edifici pubblici. A disposizione ci sono 1,2 milioni di euro. E’ previsto anche un bando per il solare termico con 2,5 milioni di euro, mentre ammontano a 2 milioni le risorse disponibili per finanziare nelle aree montane progetti per la produzione di calore attraverso biomasse e per la cogenerazione e il teleriscaldamento nelle città.

Complessivamente, considerando i settori civile, industriale e agricolo, nel periodo 1985-2005 la Regione ha speso per promuovere un uso più razionale dell’energia 92 milioni di euro, mettendo in moto investimenti per 370 milioni di euro. Il risparmio energetico può essere valutato pari a circa 715 mila tonnellate di petrolio equivalenti. In particolare al settore civile (terziario più residenziale) sono andati a tutt’oggi contributi regionali per 38 milioni di euro per un investimento di 170 milioni di euro.

I CONSUMI ENERGETICI IN EMILIA-ROMAGNA E GLI OBIETTIVI DI RISPARMIO DEL PIANO ENERGETICO REGIONALE

Attualmente in Emilia-Romagna si consumano ogni anno 12 milioni e mezzo di tonnellate equivalenti di petrolio (tep). L’ Industria è il settore che consuma più energia con 4 milioni 222 mila tep, seguito dal settore civile (residenziale più terziario) con 4 milioni 570 mila tep e dai trasporti con 3 milioni 653 mila tep. Il settore meno dispendioso da un punto di vista energetico è l’agricoltura con 427 mila tonnellate.

Il Piano energetico regionale fissa precisi obiettivi di risparmio energetico, nei diversi settori. Complessivamente l’obiettivo è raggiungere al 2010 un risparmio energetico pari a 1 milione 700 mila tonnellate di petrolio equivalenti, corrispondente a una riduzione delle emissioni di CO2 di 5 milioni 600 mila tonnellate all’anno. Considerando i diversi settori, il risparmio è così ripartito: 550 mila tep in campo civile; 400 mila nell’industria, 680 mila nei trasporti; 50 mila in agricoltura. L’investimento complessivo previsto per raggiungere tali risultati, ammonta a 5 mila 540 milioni di euro. Per il settore residenziale, che attualmente in Emilia-Romagna consuma 2 milioni 700 mila tep all’anno, Il Piano prevede un risparmio pari a 330 mila tep al 2010. Tale obiettivo, se raggiunto permetterà di ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 di circa 700 mila tonnellate.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle fonti rinnovabili, gli obiettivi del Piano sempre al 2010 sono i seguenti: eolico: 15-20 megawatt; geotermia: 9-12 megawatt; fotovoltaico: 8 megawatt; solare-termico: 30 mila metri quadrati; idroelettrico: 10-15 megawatt; biomasse: 350 megawatt./PF

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