Terremoto, la ricostruzione

Legalità. Costruire una nuova cultura per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata: nel forlivese il progetto del Comune di Forlì per 136 mila euro. Bonaccini: "La cittadinanza responsabile è un bene comune e valore irrinunciabile. Queste iniziative, rivolte soprattutto ai giovani, per un impegno condiviso e partecipato contro tutte le mafie”

Dalla Regione 1 milione di euro per 39 progetti di enti locali, università e scuole dell’Emilia-Romagna. Di questi, 5 per la riqualificazione di beni confiscati e restituiti alle comunità locali. Il numero più alto di proposte mai arrivate dal territorio in questi anni. Accordi con enti pubblici, comprese le amministrazioni statali competenti in materie di giustizia e contrasto alla criminalità

04/11/2020 12:13

Bologna - Promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani. Sostenere gli Osservatori locali per monitorare fenomeni di illegalità nonché favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi e sulla loro incidenza sul territorio emiliano-romagnolo. Rafforzare la prevenzione in aree o in gruppi sociali a rischio d'infiltrazione o radicamento di attività criminose organizzate e mafiose. Proseguire nel riutilizzo di beni confiscati alle mafie, restituiti alle comunità locali.

Sono gli obiettivi dei 39 progetti presentati quest’anno da enti locali, università e scuole per progetti e interventi sul territorio in Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, per l’investimento di circa 1,6 milioni di euro. Progetti sostenuti dalla Regione con un contributo di quasi un milione di euro, nell’ambito delle proprie politiche per la legalità e la prevenzione del crimine organizzato.

In provincia di Forlì-Cesena viene proposto dal Comune di Forlì un progetto, il cui costo totale è di 136.100 euro. Il contributo della Regione è di 77.000 euro.

Nel maggio scorso la Giunta regionale aveva definito modalità e criteri per la concessione dei contributi, mentre nelle ultime settimane l’Esecutivo di viale Aldo Moro ha dato il via libera a 40 proposte progettuali - il numero più alto mai registrato in questi anni - nonché alla stipula di accordi di programma e altri di collaborazione con enti pubblici, comprese le amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e di contrasto alla criminalità.

Di queste, cinque riguardano Accordi di programma con i Comuni di Calendasco (Pc), Maranello (Mo), Berceto (Pr), Forlì e l’Unione Reno Galliera nella pianura bolognese relativi alla riqualificazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata,con un finanziamento regionale complessivo di oltre 433mila euro.

I progetti sono stati presentati da Comuni, Unioni di Comuni, Province, Università e scuole per un costo complessivo degli interventi di 1 milione e 559 mila euro, di cui quasi 960 mila euro di contributo della Regione.

“Insieme ai territori, alle istituzioni statali e alle forze dell’ordine lavoriamo sulla prevenzione promuovendo e sostenendo la cultura della legalità, attraverso iniziative rivolte soprattutto ai giovani- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Diamo così continuità all’obiettivo di tenere alta la sensibilità nei territori rispetto al contrasto di tutte le mafie. Questo impegna cittadini, istituzioni, scuole e università a camminare in un’unica direzione, nella costruzione di una cultura della cittadinanza responsabile e del bene comune condivisa, partecipata e integrata. Collaboriamo attivamente al contrasto della criminalità organizzata attraverso protocolli e accordi con Prefetture e Magistratura, penso alla ricostruzione post sisma o alla vigilanza sugli appalti- chiude Bonaccini- ma non c’è dubbio che lavorare sul fronte della prevenzione e della diffusione della cultura della legalità sia altrettanto fondamentale”.

A fine luglio si è insediata la Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile, organismo con funzioni conoscitive, propositive e consultive di cui fanno rappresentanti delle istituzioni locali e statali, del mondo del lavoro e dei settori produttivi, della società civile ed esperti degli ambiti professionali, accademici e di volontariato. Con i presidenti della Regione e dell’Assemblea legislativa regionale vi sono anche tutti i presidenti dei Gruppi consiliari presenti nella stessa Assemblea legislativa. “Per un lavoro di squadra- sottolinea il capo della Segreteria politica della presidenza della Giunta, Giammaria Manghi, che ha coordinato i progetti arrivati dai territori e sostenuti dalla Regione- che veda tutto il sistema istituzionale e socio-economico dell’Emilia-Romagna compatto a difesa della legalità e contro la criminalità organizzata”.

Nelle diverse province dell’Emilia-Romagna i progetti riguardano Parma (4), Reggio Emilia (4), Rimini (2), Forlì-Cesena (1), Ravenna (3), Ferrara (6), Bologna (10), Modena (6)

Il progetto del Comune di Forlì

Il Comune di Forlì con ilprogetto “Vitamina (L)Egalità - Macro Azione 2 Architetture Industriali: ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso Circolo Marini ex Endas – 2° stralcio” prevede la riqualificazione e il riutilizzo di un fabbricato confiscato al crimine organizzato con la valorizzazione di spazi abbandonati caratterizzati da elevata valenza sociale, vista la connotazione del locale, fortemente aggregativa per la realtà del quartiere. Il progetto prevede, inoltre, percorsi di educazione alla legalità nelle scuole e la realizzazione di una vera e propria rassegna nel territorio di iniziative, incontri, eventi, concorsi rivolti alla cittadinanza da effettuarsi in modalità live e streaming che consentirebbe - nel caso in cui non fosse possibile realizzare eventi in presenza a causa del perdurare della situazione di emergenza e di eventuali restrizioni alla mobilità - la partecipazione anche virtuale e social dei cittadini ed in particolar modo delle giovani generazioni con focus sui seguenti ambiti tematici: la legalità nella quotidianità, sistemi di regole e legalità. Il progetto prevede, infine, realizzazione di un marchio/logotipo e pay off, che permetta di identificare in modo chiaro i luoghi deputati alla Legalità e le azioni correlate a livello locale. Il costo del progetto è di 136.100 euro, di cui 110mila per spese d’investimento e il contributo della Regione è di 77mila euro di cui 57mila per le spese di investimento. /gia.bos.

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