Terremoto, la ricostruzione

Protezione civile. Apre a Tottea nel Comune di Crognaleto (Te) la nuova scuola “San Giovanni Battista” grazie a un progetto di solidarietà della Regione Emilia-Romagna

Un intervento da 850mila euro per portare in sicurezza i bimbi nella scuola primaria e dell’infanzia del comune danneggiato dal sisma del 2016. L’assessore Gazzolo: “Un risultato frutto dell'alta professionalità di strutture e tecnici regionali, ma anche di un grande lavoro di squadra con le istituzioni locali e il territorio”

21/09/2018 15:31

Bologna – I bambini di Tottea, nel Comune di Crognaleto (Te), sono tornati nella loro scuola. Con un intervento da 850mila euro complessivi, la Regione Emilia-Romagna, ha ricostruito il complesso scolastico che accoglie la materna e le elementari “San Giovanni Battista de La Salle in località Tottea, gravemente danneggiato dal terremoto che dall’agosto 2016 al gennaio 2017 ha colpito il centro Italia.

Al taglio del nastro l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, con il sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, la commissaria straordinaria per la Ricostruzione, Paola De Micheli, il sottosegretario del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Gianluca Vacca e il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca.

“Il terremoto ha colpito alcune delle aree più belle del paese, quelle dell'Appennino- afferma Gazzolo-. Riaprire una scuola in montagna ha un valore straordinario: significa fare vivere la comunità. L'Emilia-Romagna ne dona una a Crognaleto: sicura, perché questa è una priorità, e aperta a molteplici utilizzi per farne davvero il luogo di tutti e per tutti. Un grande risultato- conclude l’assessore-, frutto dell'alta professionalità di strutture e tecnici regionali, ma anche di un grande lavoro di squadra con le istituzioni locali e il territorio: è la dimostrazione che insieme tutto è possibile”.

"Riapre oggi una scuola nuova, che sostituisce quella già ferita dal sisma del 2009 e distrutta dalle scosse del 2016- commenta il sindaco, D’Alonzo-. Il modello è quello della ‘Scuola Appennino"’ per dare futuro al patrimonio prezioso rappresentato dalle aree interne e della montagna”.

Il terremoto aveva danneggiato gravemente la vecchia scuola, rendendo non economico l’intervento di recupero e adeguamento sismico rispetto all’abbattimento-ricostruzione. Il nuovo edificio di 430 metri quadri ospiterà i bambini del paese (1.300 abitanti) e delle 21 frazioni del territorio.

La nuova scuola: una struttura completa, sicura e sostenibile
Oltre alle aule per la didattica, la nuova scuola, può contare su una biblioteca, la mensa e una sala polifunzionale al servizio della comunità.
E date le caratteristiche di massima sicurezza e alta qualità, servirà anche come struttura di protezione civile, in caso di emergenza.
Gli spazi sono stati pensati e realizzati non soltanto per garantire la massima sicurezza sismica, ma anche per permettere e favorire l’apprendimento e i rapporti interpersonali: una scuola sicura, aperta al dialogo, luminosa, confortevole, tecnologica e sostenibile.
L’edificio, costruito con pareti esterne “a secco”, è composto da un unico corpo ripartito in due strutture in acciaio: una polifunzionale e sportiva e una didattica, unite da un volume passante e trasparente.
Il blocco polifunzionale e sportivo è dotato di spogliatoi ed è stato posizionato in prossimità dell'ingresso carrabile, in modo da poter essere immediatamente accessibile.
Il blocco didattico ospita le 3 aule per attività scolastiche, la biblioteca, i servizi igienici, gli uffici e la mensa.

La copertura è coibentata e rivestita con lamiera in alluminio. I materiali di finitura (intonaco, pietra e legno) rispecchiano le caratteristiche proprie degli edifici scolastici. Si tratta di materiali caldi che, insieme a un disegno sobrio ed elegante, rendono l’ambiente piacevole e ospitale per i bambini.
Un gioco geometrico del prospetto, caratterizzato dai tagli delle finestre che portano colore e movimento, donano all'edificio allegria, ampiezza di vedute, appartenenza all'ambiente circostante.

I lavori realizzati a tempo record: meno di sei mesi
L’intervento è stato possibile grazie a un lavoro di squadra tra la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Crognaleto e l’Istituto comprensivo Montorio-Crognaleto.
I lavori, durati meno di 6 mesi, sono stati eseguiti dal raggruppamento di imprese ATI: Trec Costruzioni di Crognaleto (Te), D.G.L. di Cellino Attanasio (Te) e Climambiente di Giulianova (Te).
La consulenza per il progetto architettonico e impiantistico è stata effettuata dalla società di ingegneria Polistudio A.E.S. di Riccione.
Il Servizio Area Romagna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile della Regione Emilia-Romagna ne ha curato la progettazione e la realizzazione.


In allegato due foto dell'inaugurazione

 

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