Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da Covid-19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2

Anno 2020

Autori: gruppo di lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni

Curatori:

Riferimento al territorio dell’Emilia-Romagna: no

Riferimento al settore costruzioni: no

Target principale: operatori sanitari

Contenuti principali:

Il documento, che rappresenta un aggiornamento delle edizioni del 14 marzo e del 28 marzo 2020, fornisce indicazioni agli operatori sanitari coinvolti in ambito assistenziale sui rischi di esposizione professionale, sulle misure di prevenzione e protezione disponibili, nonché sulle caratteristiche di quadro clinico di COVID-19.

Si ribadisce l’importanza di utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuali in base al tipo di trasmissione, al tipo di paziente e al tipo di contatto assistenziale. La tabella 1 contiene un dettaglio dei DPI e dei dispositivi raccomandati con una declinazione in relazione al contesto di lavoro, alla mansione, al tipo di attività lavorativa svolta.

Il documento affronta il tema della riorganizzazione dell’attività lavorativa anche per limitare il consumo improprio di DPI e prevenirne la carenza.

Rispetto alla precedente edizione, il documento contiene un capitolo sulla protezione degli operatori dei servizi sanitari durante la fase 2: si evidenzia come sia necessario porre enfasi sul principio di precauzione a favore dell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, ove disponibili.

Il documento è aggiornato al 10 maggio 2020.

Per approfondimenti si rimanda al documento:

Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni, Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da Covid-19) nell’attuale scenario emergenziale SARS-COV-2 (1.72 MB), versione del 10 maggio 2020, Roma (Rapporto ISS COVID-19, n. 2/2020 Rev. 2)