Sicurezza nei luoghi di lavoro

Comitato nazionale

Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro

chi è

Si tratta di un Comitato nazionale di indirizzo e di coordinamento istituito con l’art. 5 del D.Lgs. 81/2008, che in parte raccoglie le eredità della Commissione centrale di coordinamento dell’attività ispettiva e di controllo degli adempimenti fiscali, contributivi e di sicurezza nei luoghi di lavoro (D.M. 23.09.99 del Ministero del Lavoro). Le modalità di funzionamento saranno stabilite da un regolamento interno che verrà adottato dalla maggioranza qualificata dei componenti; l’attuazione delle azioni avviate verrà monitorata periodicamente (almeno una volta l’anno).

Il Comitato è presieduto dal Ministro della Salute e composto da due membri dello stesso Ministero, due rappresentanti del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale, uno del Ministero dell’Interno e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, cinque membri delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Inail, Ispesl e Ipsema partecipano altresì al Comitato svolgendo una funzione consultiva (un componente per ciascun ente).

Esso riveste una rilevanza strategica sia per ciò che concerne il coordinamento delle attività di vigilanza sia per l’azione politica, una sorta di cabina di regia dell’intero sistema istituzionale.

cosa fa

Il Comitato, al fine di fornire garanzia nei riguardi della “più completa attuazione del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni”, ha compiti in materia di:

  • linee comuni, obiettivi e programmi delle politiche nazionali in tema di salute e sicurezza sul lavoro,
  • programmazione annuale sui settori prioritari di intervento per le attività di vigilanza, i piani di attività, i progetti operativi sulla base delle indicazioni da parte dei comitati regionali di coordinamento e dei programmi di azione europei,
  • programmare il coordinamento della vigilanza a livello nazionale in materia,
  • garantire lo scambio delle informazioni tra i soggetti istituzionali al fine di promuovere l’uniformità dell’applicazione della normativa vigente,
  • definire le priorità delle attività di ricerca in tema di prevenzione dei rischi.

 

Esso riveste una rilevanza strategica sia per ciò che concerne il coordinamento delle attività di vigilanza sia per l’azione politica, una sorta di cabina di regia dell’intero sistema istituzionale.

In virtù del sempre più stretto collegamento tra sicurezza sul lavoro e lavoro non regolare, ribadito peraltro dalla L.123/2007 e dal Testo Unico D.Lgs. 81/2008, le funzioni e attività del Comitato dovranno probabilmente interagire con la “Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza” (D.Lgs.124/2004, art.3, come modificato dal D.L. 262/2006, art.2, comma 110, convertito in Legge 186/2006) e con la “Cabina nazionale di regia sull’emersione del lavoro nero ed irregolare” (istituita con D.M. 11.11.07) e che (con il D.L. 31.12.07, art.7, convertito in legge 31/2008) ha assorbito le funzioni e le attività del precedente “Comitato per l’emersione del lavoro non regolare”(previsto dalla L.448/1998).

Dove si trovano gli uffici

Il Comitato è istituito presso il Ministero della Salute.

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ultima modifica 2016-07-01T13:33:00+01:00
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