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Turismo: approvato il Piano strategico 2023-2027

Via libera anche alla nuova disciplina della guida turistica

Il 17 luglio 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato il Piano strategico del turismo (Pst) per il periodo 2023-2027. Il Piano propone una visione industriale del settore, basata su obiettivi, cronoprogramma e misurazione dei risultati, articolata su cinque pilastri strategici:

  • governance;
  • innovazione;
  • qualità e inclusione;
  • formazione e carriere professionali turistiche;
  • sostenibilità.

Il Piano ritaglia per le Regioni un ruolo di primo piano nell’ambito di un modello permanente e condiviso di governance e monitoraggio Stato-Regioni. Assegna inoltre molta rilevanza alla piattaforma web multicanale dedicata alla gestione integrata e unitaria di tutta l’offerta turistico-ricettiva nazionale denominata Tourism Digital Hub.

Infine, approfondisce il tema della comunicazione, in un’ottica partecipativa e condivisa con i portatori d’interesse. A tal fine sarà attivato un sistema di ascolto dei territori per raccogliere le progettualità che provengono dalle realtà locali.

Nella stessa seduta il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che introduce una nuova disciplina della professione di guida turistica.

Il testo si propone di individuare un ordinamento professionale univoco delle guide turistiche ed una regolamentazione dei principi fondamentali al fine di definire uno standard omogeneo dei livelli della prestazione a livello nazionale, anche per contrastare il fenomeno dell’abusivismo.

La misura, infatti, prevede:

  • il superamento di un esame di abilitazione nazionale come requisito per l’esercizio della professione di guida turistica, indetto dal Ministero del turismo con cadenza almeno annuale, consistente in una prova scritta, una orale e una tecnico-pratica;
  • l’istituzione di un elenco nazionale delle guide turistiche, l’iscrizione al quale è condizione necessaria per svolgere l’attività di guida turistica (fatti salvi coloro i quali esercitano la professione su base temporanea e occasionale o coloro che svolgono visite straordinarie e gratuite presso siti non qualificabili come istituti e luoghi della cultura aperti al pubblico);
  • l’attribuzione di uno specifico codice Ateco, da parte dell’Istat, per definire una specifica classificazione delle attività inerenti alla professione di guida turistica;
  • la possibilità, per le guide turistiche, di conseguire ulteriori specializzazioni tematiche e territoriali e l’obbligo di aggiornamento professionale;
  • le sanzioni da applicare in caso di esercizio abusivo della professione e di avvalimento di soggetti non iscritti nell’elenco nazionale per lo svolgimento di visite guidate.

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ultima modifica 2023-07-25T15:23:31+01:00
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