Revisione del PNRR
Mercoledì 26 luglio si è svolta la riunione della Cabina di Regia per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con all’ordine del giorno l’esame preliminare della proposta di revisione complessiva del PNRR, come previsto dal regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio che ha istituito il Dispositivo di ripresa e resilienza (regolamento RRF).
Questa proposta di revisione del Piano, inclusiva del nuovo capitolo REPowerEU, rappresenta il punto di avvio del processo di confronto con la Commissione europea che si concluderà dopo un esame istruttorio in ordine all'ammissibilità delle singole proposte. La seguente tabella illustra le misure per le quali si propone il definanziamento dal PNRR:
Id Misura |
Descrizione misura |
Amministrazione centrale di riferimento |
Proposta rimodulazione |
M2C4I2.2 |
Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni |
Ministero dell'Interno |
6.000.000.000,00 |
M5C2I2.1 |
Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale |
Ministero dell'Interno |
3.300.000.000,00 |
M5C2I2.2.C |
Piani urbani integrati - progetti generali |
Ministero dell'Interno |
2.493.800.000,00 |
M2C4I2.1.A |
Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico |
Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica |
1.287.100.000,00 |
M2C2I3.2 |
Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate |
Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica |
1.000.000.000,00 |
M5C3I1.1.1 |
Aree interne - Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità |
PCM - Dipartimento Politiche di Coesione |
724.999.998,00 |
M2C2I1.3 |
Promozione impianti innovativi (incluso offshore) |
Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica |
675.000.000,00 |
M5C3I1.2 |
Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie |
PCM - Dipartimento Politiche di Coesione |
300.000.000,00 |
M2C4I3.1 |
Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano |
Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica |
110.000.000,00 |
Totale |
|
|
15.890.899.998,00 |
Nell'ambito della revisione del piano si prevede il rafforzamento della misura Asili Nido, penalizzata dall'incremento dei costi delle materie prime e da criticità emerse nei vari bandi, per l'ammontare complessivo di 900 milioni di euro, necessari per indire un nuovo bando e per raggiungere il target finale, in linea con gli orientamenti della Commissione. In sede di verifica da parte della Commissione effettuata a giugno scorso rispetto agli interventi già selezionati nel corso del 2021, è emerso infatti che molti interventi finanziati non consentono il raggiungimento degli obiettivi numerici di aumento del numero di posti. Ulteriori proposte riguardano la possibilità di finanziare interventi per la ricostruzione del territorio dell'Emilia-Romagna colpito dagli eventi alluvionali.
REPowerEU
Il Capitolo si articola in tre misure di investimento e sei riforme settoriali. Complessivamente sono previsti interventi per 19 miliardi di euro. Il processo di selezione delle proposte è stato avviato con la Cabina di regia convocata il 6 febbraio 2023 con le principali società partecipate dallo Stato ed è proseguito con Regioni, Anci, Upi, e il partenariato economico sociale.
Il primo capitolo degli investimenti, Reti dell'energia, con risorse pari a 2,3 miliardi di euro, dedicato al rafforzamento delle reti elettriche e del gas, prevede infrastrutture di sistema come il Tyrrhenian Link, un un nuovo corridoio elettrico sottomarino che collegherà la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana.
Il secondo capitolo, Transizione verde ed efficientamento energetico, è quello più ampio e raggruppa una lista di interventi con investimenti pari a 14,8 Miliardi di euro. Vi sono misure legate all’estensione del supporto ad iniziative di Hydrogen Valleys, mentre altri fondi sono destinati al rafforzamento della ricerca e sviluppo per la produzione di idrogeno verde. Sostegno è dato alla produzione di biocarburanti in raffinerie di petrolio tradizionali, convertite in impianti tipici di economia verde, con l'impiego di materie prime provenienti da coltivazioni agricole non in conflitto con le filiere alimentari.
Un altro gruppo di misure è indirizzato al settore produttivo delle imprese, con una dotazione di 6,3 miliardi di euro, con l'obiettivo di sostenere soprattutto quelle di piccola e media dimensione, finanziando attraverso il credito di imposta interventi volti all'efficienza energetica e all'autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Inoltre, sono previsti interventi nel settore agricolo, per il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità nei settori agroalimentare, zootecnico, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, finalizzati alla diversificazione degli approvvigionamenti e all'efficienza energetica. Un altro gruppo di interventi, per un importo di 4 miliardi di euro, riguarda il patrimonio pubblico e comprende due misure distinte, la prima indirizzata all'efficientamento energetico degli immobili pubblici (pubblica amministrazione, centri sportivi, edilizia residenziale pubblica, luoghi della cultura, ospedali, scuole/università, caserme) e degli edifici di culto. Su questa specifica misura sono previsti stanziamenti per 3,6 miliardi di euro, fondi tutti finalizzati all'efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico. La seconda misura, con 400 milioni di euro, riguarda il potenziamento dell'elettrificazione delle banchine portuali per la riduzione delle emissioni delle navi nella fase di stazionamento in porto (cold ironing). Uno dei punti qualificanti del Piano REPowerEU riguarda l'Ecobonus dedicato alle abitazioni private. La dotazione del provvedimento è di 4 miliardi di euro e si basa sulle consuete detrazioni fiscali, con vincoli per renderle disponibili alle fasce a basso reddito.
Il terzo capitolo, Filiere industriali strategiche, prevede una specifica misura dedicata alle filiere strategiche per le tecnologie a zero emissioni, con risorse di 2 miliardi di euro per sostenere investimenti per la produzione nelle catene del valore delle tecnologie e materie prime critiche.
Accanto a questi investimenti specifici nei vari settori dell'economia, sono introdotte sei riforme settoriali, con una dotazione di 100 milioni di euro, al fine per rendere più efficace e tempestivo il raggiungimento degli obiettivi del REPowerEU:
- Riduzione costi connessione alle reti del gas per la produzione di biometano;
- Power Purchasing Agreement (PPA), contratti innovativi per garantire remunerazione stabile a chi investe nelle fonti rinnovabili;
- Green skills, settore privato, formazione delle risorse umane attualmente impiegate nell'industria tradizionale;
- Green skills, settore pubblico, formazione specialistica dei dipendenti della Pubblica Amministrazione;
- Road map, percorso per la razionalizzazione dei sussidi inefficienti ai combustibili fossili;
- Testo unico circa la legislazione relativa alle autorizzazioni per le fonti rinnovabili.
Per approfondire
- Comunicato stampa
- REPowerEU: cos’è e come funziona il Piano europeo per l’energia
- Focus sul Pnrr a cura della Sede di Roma