Accessibilità dei siti web della Pubblica amministrazione
L'Agenzia per l'Italia digitale (Agid) ha reso noti i risultati del monitoraggio delle dichiarazioni di accessibilità dalle pubbliche amministrazioni per i propri siti web.
La dichiarazione di accessibilità è lo strumento attraverso il quale le amministrazioni rendono pubblico lo stato di accessibilità dei siti web e delle applicazioni di cui sono titolari, ovvero la misura della capacità dei sistemi informatici di erogare servizi ed informazioni fruibili senza discriminazioni, anche per coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.
Il sito accessibilita.agid.gov.it è una delle attività dell’Agenzia per l’Italia Digitale svolte in qualità di soggetto attuatore della misura 1.4.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con un investimento pari a 80 milioni di euro. Si propone il miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali e la promozione e diffusione del tema dell’accessibilità all’interno della Pubblica amministrazione e per i privati.
Ad oggi sono oltre 31.000 le dichiarazioni di accessibilità delle pubbliche amministrazioni processate, corrispondenti al 35,74% dei siti istituzionali censiti sul catalogo IndicePA. Una percentuale molto bassa se pensiamo che la compilazione della dichiarazione è un obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni. La dichiarazione di accessibilità deve essere aggiornata annualmente e rappresenta l'occasione per rivedere i siti e le app della pubbliche amministrazioni in modo da garantire servizi digitali sempre più inclusivi.
Il monitoraggio automatico dei siti web, che utilizza un'applicazione frutto della collaborazione tra Laboratorio HIIS del CNR-ISTI (disponibile pubblicamente su https://mauve.isti.cnr.it/), ha riguardato oltre 18mila siti web, per un totale di quasi 3,5 milioni di pagine web ed ha evidenziato tra gli errori più frequenti:
- la non corretta indicazione visuale di quale è l’elemento in status focus;
- l'uso del colore;
- il contrasto minimo.
In questa fase della ricognizione le regioni più virtuose sono: Lombardia, il Veneto, il Piemonte, la Campania e l'Emilia-Romagna.