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Lo sviluppo sostenibile nelle scelte di programmazione ed investimento delle risorse del paese

La direttiva sulle linee di indirizzo dell’azione del Cipess

Nuove linee di indirizzo per l’azione del Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. Le indica la circolare del Presidente del Consiglio dei ministri e Presidente del Cipess, Mario Draghi, su proposta del Segretario del Cipess, il Sottosegretario Bruno Tabacci.

Il provvedimento, che è stato oggetto di un’informativa al Comitato il 22 dicembre 2021 ed è stato già registrato dalla Corte dei Conti, prevede entro il 2022 l’emanazione di una delibera che definisca indicatori e metodologie che le amministrazioni componenti il Cipess dovranno seguire per valutare le istruttorie da sottoporre all’esame del Comitato. 

In sostanza le linee di indirizzo intervengono per assicurare la massima coerenza delle politiche di investimento pubblico con gli obiettivi di sostenibilità derivanti dagli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale ed europea, tra cui l’Agenda ONU 2030, le conclusioni delle Conferenza sul Cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Unccc), l’Accordo di Parigi Cop21 (2015) e di Glagow Cop26 (2021) e l’European Green Deal.

Una modifica che consente di portare al centro delle decisioni sulle politiche pubbliche gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di dare piena attuazione al nuovo ruolo previsto per il Cipess. Dal 1° gennaio 2021, infatti, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha modificato il suo nome in Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess). Questa nuova fase segna il passaggio verso un’economia orientata alla transizione ecologica e alla sostenibilità, compito al quale il Comitato è chiamato per effetto della riforma introdotta dal cosiddetto decreto clima.

Non solo un nome diverso, quindi, ma un cambiamento di approccio attuato attraverso uno strumento operativo che si propone di indirizzare il lavoro dei ministeri e della amministrazioni locali che risponderanno, da ora, al coordinamento del Dipartimento per la programmazione economica.

La direttiva prevede di adottare una procedura di valutazione delle iniziative e degli interventi ex ante che contempli la definizione dell'apporto atteso in relazione al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso una data base dei dati e/o indicatori di sostenibilità. Inoltre, di predisporre una procedura di valutazione ex post attraverso strumenti di monitoraggio tecnico finanziario per eventualmente intervenire con aggiustamenti in itinere.

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ultima modifica 2022-05-05T14:40:11+02:00
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