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Legge finanziaria 2021 e bilancio 2021-2023

Iniziato l’iter parlamentare alla Camera. Ascoltate le Regioni

Iniziato alla Camera l’esame al disegno di legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” atto C. 1790.

Un provvedimento importante che interviene nell’attuale contesto economico con misure trasversali per la crescita. Il testo è stato preso in carico dalla Commissione V, la quale ha deciso che le proposte emendative verranno accolte fino a sabato 28 novembre.

La manovra di finanza pubblica è improntata a sostenere la ripresa dell’economia con un’ulteriore spinta fiscale nel 2021 e nel 2022, dopo che nel corso del 2020 sono stati adottati provvedimenti con carattere di urgenza per contrastare gli effetti dell’inaspettata emergenza sanitaria.

Nel 2023, la programmazione di bilancio mira a conseguire un significativo miglioramento del saldo di bilancio. Nella previsione, infatti, il rapporto fra debito pubblico e PIL si riduce in tutti gli anni del triennio considerato. Il testo introduce misure per il rilancio delle imprese e il rafforzamento degli enti non commerciali, per il sostegno alle famiglie e ai lavoratori, per l’implementazione delle politiche sociali, oltre a prevedere interventi settoriali mirati su sanità, scuola, università e ricerca, cultura, sicurezza, informazione, innovazione e trasporti. Sono previste anche misure in favore delle Regioni e degli Enti locali, per la pubblica amministrazione e per il lavoro pubblico.

Regioni, Anci e Upi sono state sentite in audizione lunedì 23 novembre. Le Regioni hanno comunicato che Il nodo centrale è quello di condividere una strategia per investimenti destinati alla crescita. Il riferimento è rivolto alla sicurezza delle reti ferroviarie, al trasporto sostenibile, alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, a risorse per la green economy, all’accelerazione e al potenziamento di importanti opere infrastrutturali. Hanno preso atto che il Ddl Bilancio 2021 offre segnali importanti per quanto riguarda gli investimenti sul territorio destinati agli enti locali, il superamento di alcuni divari attraverso un fondo perequativo infrastrutturale e l’incremento delle risorse destinate agli interventi per l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico. Ciò che chiedono è uno sforzo ulteriore per fare in modo che il fondo nazionale trasporti, da anni sottostimato, abbia una dotazione finanziaria tale da poter rispondere alle esigenze attuali. Sul fronte della sanità apprezzano l’incremento sul fondo sanitario 2021 di 1 miliardo per il 2021, ma chiedono che gli indennizzi agli emotrasfusi, di cui si stanno facendo carico le Regioni, si preveda una compartecipazione da parte dello Stato.

I contenuti

Oltre alle agevolazioni di natura fiscale, sono previsti incentivi, sempre di natura fiscale per interventi di efficientamento energetico e adeguamento antisismico degli immobili, per l’installazione degli impianti fotovoltaici e la realizzazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, così, come per le spese sostenute per il pagamento dei canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo.

Per i lavoratori che hanno cessato l’attività lavorativa in conseguenza dell’emergenza sanitaria si introducono disposizioni speciali per consentire la fruizione di trattamenti di integrazione salariale, attraverso l’istituto della cassa integrazione ordinaria e dei fondi di solidarietà ordinari e alternativi. Il trattamento ordinario di integrazione salariale viene accordato anche alle aziende che si trovano già in cassa integrazione straordinaria. A sostegno dei lavoratori dipendenti che non sono assicurati dalla cassa integrazione ordinaria e che non godono di tutele dei fondi di solidarietà si prevede, invece, un trattamento integrativo salariale. Sono previste specifiche disposizioni per consentire l’assistenza dei figli in conseguenza dei provvedimenti di chiusura dei servizi dell’infanzia e delle scuole e per tutelare i lavoratori durante i periodi trascorsi in quarantena. Per favorire l’occupazione di lavoratori a tempo determinato e indeterminato per alcuni settori produttivi o impiegati in aree svantaggiate del Paese è previsto l’esonero dei contributi previdenziali e assistenziali. In ambito sociale rientrano, in particolare, l’istituzione del reddito di emergenza, ossia un sostegno straordinario al reddito rivolto ai nuclei familiari in condizione di necessità economica che, nel periodo emergenziale dovuto al COVID-19, non hanno avuto accesso alle altre misure di sostegno e l’estensione, dal 20 luglio 2020, anche ai soggetti diciottenni dei benefici incrementativi in materia di trattamenti di invalidità civile, in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 152/2020.

Infine, tra le altre misure a favore degli Enti territoriali si ricorda la previsione di nuove risorse per la progettazione esecutiva delle opere la messa in sicurezza degli edifici e delle infrastrutture viarie. In ambito sanitario vengono rafforzate le reti di assistenza territoriale pubblica e quelle in regime convenzionato, si finanzia l’assunzione di medici e personale sanitario, sono aumentate le borse di studio degli specializzandi e sono adottati nuovi strumenti per l’abbattimento delle liste d’attesa.

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ultima modifica 2020-12-07T14:12:37+01:00
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