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Il lockdown e la crescita del numero di cinghiali nelle regioni arancioni e rosse

La proposta della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni

Il DCPM del 3 novembre 2020 prevede che nelle Regioni in fascia arancione e rossa sia vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, se non per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.

Le norme restrittive alla mobilità di persone fisiche rendono, pertanto, impossibile l’esercizio dell’attività venatoria, soprattutto ai cacciatori residenti in città oppure all’interno delle aree protette, dove vige il divieto di caccia. La Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni sta dibattendo il tema e propone che i cacciatori in regola con la licenza possano svolgere la loro attività anche al di fuori del Comune di residenza, considerando che la caccia viene svolta esclusivamente all’aria aperta e senza la formazione di assembramenti, naturalmente rispettando tutte le prescrizioni imposte.

L’attività venatoria, in questo caso, interviene a limitare la proliferazione dei cinghiali con l'obiettivo di salvaguardare i fondi agricoli, ridurre le situazioni di pericolo per i cittadini determinate dalla presenza di cinghiali di grandi dimensioni nei centri abitati con conseguenti rischi collegati alla sicurezza ed evitare la veicolazione di patologie contagiose agli allevamenti suini.

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ultima modifica 2020-11-30T09:33:13+01:00
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