Sede di Roma

Gli Stati Generali della Green Economy

Presentate misure e proposte per sfruttare al meglio i finanziamenti del Recovery fund

All’appuntamento annuale di Ecomondo il 3 e 4 novembre si sono tenuti gli Stati Generali della Green Economy. Sono state fatte proposte di indirizzo per il Piano italiano di accesso ai finanziamenti del Recovery Plan “Next Generation UE”, partendo dai dati della Relazione 2020 sullo stato della green economy in Italia.

È stato presentato nel corso della giornata inaugurale un pacchetto di misure innovative e di proposte programmatiche che riguardano cinque settori strategici della green economy: energia e clima; economia circolare; green city e territorio; mobilità urbana; agroalimentare. Una serie di azioni per mettere in moto uno sviluppo durevole, una ripresa degli investimenti e dell’occupazione, in grado di per poter dare una risposta rapida alla crisi climatica, sfruttando le risorse che stanno per essere messe a disposizione dal Recovery Fund.

All’inaugurazione erano presenti in videocollegamento i ministri dell’Ambiente Sergio Costa, dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e degli Esteri Luigi di Maio, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Per la Regione Emilia Romagna è stata anche l’occasione per aprire ufficialmente i lavori per la definizione del nuovo Piano di attuazione 2021-2023 del piano energetico regionale. Presente per l’occasione l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla.

Tornando alle proposte programmatiche, quelle presentate nel corso degli Stati generali e approvate dal Consiglio Nazionale della Green Economy, hanno il duplice scopo di contribuire a incentivare gli investimenti verso la green economy da attuare nel breve termine per la ripresa della nostra economia, così come di avviare le riforme necessarie per un salto di qualità nello sviluppo di una economia pulita in Italia. Vediamo gli orientamenti emersi nei cinque diversi settori.

Energia e Clima. Si punta sulla produzione di idrogeno verde, sulla decarbonizzazione, sull’uso di fonti rinnovabili di energia e verso miglioramenti dell’efficienza energetica; sull’utilizzo esteso dell’ecobonus 110% da estendere fino al 2024 esi va verso un’introduzione graduale della carbon tax.

Economia circolare. Si sta guardando alla realizzazione del piano di Transizione 4.0, attraverso l’incentivazione di investimenti per lo sviluppo della bioeconomia, per migliorare gli impianti e le tecnologie, per l’utilizzo dei sottoprodotti, per il riciclo dei rifiuti in plastica e del settore edile, oltre a quelli organici e dei fanghi.

Green City e Territorio. Occorre finanziare un programma di rigenerazione urbana che recuperi aree degradate ed edifici dismessi per evitare un ulteriore consumo di suolo; aumentare gli spazi verdi e incrementare almeno del 30% gli spazi di territorio e di mare tutelati.

Mobilità urbana. L’obiettivo è il potenziamento del trasporto pubblico, il mobility sharing per abbassare il numero di auto private circolanti, il raggiungimento entro il 2030 della quota del 25% di energia rinnovabile nei trasporti, l’incremento di piste ciclabili che possano svolgere anche la funzione di infrastruttura per gli spostamenti e non solo per l’attività sportiva.

Agroalimentare. Su questo fronte si vuole incentivare la diffusione di un’agricoltura più pulita ed ecocompatibile, attraverso la limitazione dei prodotti fitosanitari e l’incremento della fertilizzazione organica rispetto a quella chimica; la riduzione delle emissioni di gas serra; l’aumento della produzione biologica.

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ultima modifica 2020-11-06T12:23:07+01:00
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