Sede di Roma

Il Vertice di Roma chiude l'anno di presidenza italiana del G20

I leader del G20 approvano una dichiarazione conclusiva con impegni su salute, sostegno ai paesi più poveri e clima

Con l'adozione della dichiarazione finale si è concluso il lavoro delle ministeriali, dei gruppi di lavoro e degli Engagements group che hanno approfondito i vari temi in questo anno di presidenza italiana, approvando i documenti finali con le raccomandazioni per i leader e i capi di governo del G20.

Il G20 di Roma è riuscito a fare dei passi in avanti - ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mario Draghi - grazie al lavoro di tutti i paesi in quegli ambiti in particolare in cui la pandemia ha dimostrato l'urgenza di un intervento:

  • Riforma del sistema di tassazione internazionale per portare le società a versare la giusta quota di tasse;
  • Superamento del protezionismo sui prodotti sanitari;
  • Accessibilità dei vaccini anche ai paesi più poveri;
  • Intensificazione dei rapporti tra finanza e salute;
  • Sostegno economico ai paesi più poveri.

In particolare si sono individuate le modalità più opportune per sostenere economicamente i paesi più poveri del mondo. Il G20 ha condiviso, pertanto, la decisione del Fondo monetario di stanziare 650 miliardi sulla base dei Diritti Speciali di Prelievo (ovvero un'unità di conto del FMI, il cui valore è ricavato da un paniere di valute nazionali).

Sull'emergenza climatica questo G20 ha fatto dei passi in avanti rispetto alla Conferenza sul clima di Parigi del 2015 portando i leader a riconoscere la validità scientifica dell'obiettivo di contenere il riscaldamento climatico entro 1,5 gradi attraverso la progressiva limitazione delle emissioni di anidride carbonica. Pertanto, per quel che riguarda la neutralità del carbone e le emissioni di anidride carbonica si è passati dal non aver nessun impegno collettivo ad un accordo per raggiungere l'obiettivo entro o attorno al 2050.  

Infine, per sostenere i paesi più fragili economicamente verso la transizione ecologica ed il contenimento delle emissioni le 20 principali economie del mondo si impegnano con 100 miliardi di dollari l’anno. Al momento sono stati individuati 82-83 miliardi e si potranno usare - è questa una proposta della Francia - ulteriori allocazioni dei diritti speciali di prelievo per reperire le risorse necessarie per colmare il divario. L'Italia dal canto suo ha annunciato uno stanziamento di 1,4 miliardi di dollari ogni anno per un periodo di 5 anni.

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ultima modifica 2021-11-08T14:52:29+02:00
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