Pacchetto di riforma della PAC post-2020
Le proposte legislative della Commissione Europea
La Commissione Europea, in riferimento alla proposta legislativa del maggio 2018 per il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027, che delinea il bilancio e gli orientamenti per la PAC, ha formulato un pacchetto di regolamenti circa il quadro normativo per la politica agricola comune dopo il 2020, che si compone di 3 proposte legislative incentrate su nove obiettivi di base e da realizzarsi attraverso un nuovo sistema di lavoro.
La Commissione ha formulato tre proposte legislative che sono le seguenti:
- regolamento sui piani strategici che gli Stati Membri devono redigere nel contesto della PAC (Regolamento (UE) n. 392/2018 della CE)
- regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC (Regolamento (UE) n. 393/2018 della CE)
- regolamento sull’organizzazione comune di mercato (OCM) unica (Regolamento (UE) n. 394/2018 della CE)
Principali novità proposte dalla CE per la PAC 2021-2027:
- Nella proposta legislativa per il QFP, il budget finanziario previsto per la PAC 2021-2027 è pari a 365 miliardi di euro a prezzi correnti (408,3 miliardi di euro per il 2014-2020) corrispondenti al 5% del bilancio complessivo dell’UE 2021-2027 (37,6% per il periodo 2014-2020) + 10 miliardi disponibili attraverso il programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione Orizzonte Europa. La PAC, rispetto al QFP precedente, registrerebbe una diminuzione del budget pari al 5% a prezzi correnti, con un -15% delle spese destinate a programmi di sviluppo rurale, finanziati attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). L’Italia disporrebbe di 36.3 miliardi di euro a prezzi correnti (41 miliardi per la PAC 2014-2020) e risulterebbe il quarto Paese beneficiario dei fondi PAC 2021-2027.
- Nella proposta di regolamento 392/2018 della CE, vengono fissati 9 obiettivi di fondo della PAC 2021-2027 che sono i seguenti:
- garantire un reddito equo agli agricoltori
- aumentare la competitività
- riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare
- azioni per contrastare i cambiamenti climatici
- tutelare l'ambiente
- salvaguardare il paesaggio e la biodiversità
- sostenere il ricambio generazionale
- sviluppare aree rurali dinamiche
- proteggere la qualità dell'alimentazione e della salute.
- Tali obiettivi, rappresentano delle direttrici comuni che gli Stati Membri sono tenuti a considerare nella formulazione dei propri Piani Strategici Nazionali, nuovo strumento proposto dalla CE del sistema di attuazione della PAC post 2020. Secondo l’esecutivo europeo, i Piani Strategici Nazionali permetterebbero di conseguire gli obiettivi europei attraverso pacchetti di misure definite nazionalmente, che rispondano quindi in maniera più efficiente alle necessità degli agricoltori e alle specificità del territorio e che conferiscano un ruolo decisivo agli Stati Membri.
- Il sistema dei pagamenti diretti resta essenziale nel garantire un equo sostegno al reddito. Nella proposta, al fine di favorire la ridistribuzione dei pagamenti verso le piccole-medie imprese e le zone con vincoli naturali, è stata inserita una riduzione dei pagamenti a partire da 60.000 euro e un massimale obbligatorio per gli importi superiori a 100.000 euro per azienda agricola.
- La CE propone di mantenere l’attuale struttura della PAC a due pilastri, finanziati attraverso i fondi FEAGA e FEASR, gestiti in regime di gestione concorrente tra Stati Membri e Unione Europea. Tuttavia, la PAC per il periodo 2021-2027 mira ad una semplificazione degli organismi di governance con una riduzione del numero degli organismi pagatori e un rafforzamento dell’organismo di coordinamento.
- Per quanto riguarda l’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, inserita nella proposta di regolamento 394/2018, la CE propone di mantenere struttura e caratteristiche esistenti pur apportando alcune modifiche circa gli interventi settoriali che, nella futura PAC, facendo parte dei piani strategici degli Stati Membri, saranno disciplinati dal rispettivo regolamento.
Al momento è in corso di svolgimento la fase di negoziato interistituzionale della proposta della Commissione. Il Consiglio “Agricoltura e Pesca” e la Commissione AGRI del Parlamento Europeo hanno discusso a più riprese i tre pacchetti normativi, evidenziandone le criticità e formulando le relative riserve.
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