Ricostruzione post alluvione. La Giunta regionale riunita a Forlì insieme ad amministratori locali, parti sociali e associazioni per fare il punto in provincia di Forlì-Cesena. Bonaccini: “Al fianco delle comunità per chiedere al Governo di sbloccare le assunzioni del personale necessario. Ribadiamo che nelle aree allagate non si potrà più costruire, le vecchie previsioni vanno aggiornate”. La vicepresidente Priolo: “Ricostruzione pubblica e privata devono andare di pari passo, condivideremo i piani insieme ai territori”

La riunione con il presidente della Provincia, Enzo Lattuca, i sindaci del territorio e i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima. Tra somme urgenze, urgenze e programmazione anticipata, in campo un pacchetto di 66 interventi per 66 milioni di euro circa
15/03/2024 19:02

Bologna- Ieri Ravenna, oggi Forlì-Cesena. Continua il tour della Giunta regionale nelle province colpite dall’alluvione dello scorso maggio, che vedrà una terza tappa martedì in Città metropolitana a Bologna. Un’occasione per fare il punto sugli interventi di ripristino e messa in sicurezza, sul contrasto alle frane e al dissesto, sui Piani speciali della ricostruzione e per condividere le richieste di modifica alle ordinanze già avanzate alla Struttura commissariale di Governo: dall’ampliamento del credito di imposta alla semplificazione delle procedure di rimborso, oltre all’inserimento dei beni mobili tra quelli risarcibili.

Nella sede della Provincia, a Forlì, sono intervenuti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo. Presente il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, insieme a molti sindaci e amministratori del territorio e rappresentanti di parti sociali e associative che aderiscono al Patto per il Lavoro e per il Clima. Della delegazione regionale, facevano parte anche il sottosegretario Davide Baruffi e gli assessori Paolo Calvano (Bilancio), Andrea Corsini (Trasporti), Raffaele Donini (Sanità), Mauro Felicori (Cultura), Alessio Mammi (Agricoltura) e Paola Salomoni (Scuola).

Il pacchetto complessivo di interventi sul territorio forlivese-cesenate è di 66 opere, per circa 66 milioni di euro. Inoltre, sono stati erogati contributi di immediato sostegno (Cis), 5 mila euro iniziali, per quasi 22 milioni di euro.

“A quasi un anno dall’alluvione sono ancora tante le questioni irrisolte e per questo torniamo regolarmente nelle province colpite, per dare un segno tangibile della continua attenzione dedicata ai territori vittime di questo dramma e ai loro amministratori, che sono in prima linea da mesi nelle opere di ripristino e ricostruzione”, hanno commentato Bonaccini e Priolo.

Per la ricostruzione della parte pubblica, il nodo più urgente è la mancanza del personale tecnico e amministrativo che possa aiutare le amministrazioni: “E’ una questione decisiva e dobbiamo far sentire tutti la nostra voce. Fuori da ogni appartenenza politica- ha ribadito Bonaccini-: è un tema urgentissimo e drammatico, perché si rischia di non completare o far partire interventi di cui i territori hanno necessità. Per questo rinnoviamo la richiesta al Governo di modificare le procedure di assegnazione del personale ai Comuni”. Bonaccini ha anche rinnovato la richiesta di inserire i beni mobili tra quelli rimborsabili e ribadito la volontà di un cambio di rotta nelle pianificazioni territoriali: “Non si costruirà più nelle aree allagate. Per quel principio di precauzione che ci ha insegnato questa tragedia dobbiamo aggiornare le previsioni e lo faremo insieme alle amministrazioni locali”.

“Condivideremo i piani della ricostruzione insieme ai territori- ha detto la vicepresidente Priolo-, perché la loro messa in sicurezza, alla luce di quanto accaduto, è la nostra priorità: la ricostruzione pubblica e privata devono andare di pari passo”.

“La ricostruzione è stata negli ultimi 10 mesi il nostro maggiore impegno e così sarà anche nelle prossime settimane- le parole del presidente della Provincia, Lattuca-. Tra le maggiori criticità da affrontare ora c'è il problema del personale tecnico e amministrativo da destinare alla ricostruzione, perché con le norme attuali è stato molto difficile reperire personale aggiuntivo dalle graduatorie esistenti. Quello che chiediamo alla struttura commissariale è, dunque, di dare la possibilità a Comuni e Province di assumere personale aprendo a nuove procedure di selezione. In aggiunta a ciò, è fondamentale prolungare la sospensione dei mutui per Comuni e Province e inserire i beni mobili dei privati, al momento esclusi dalle norme definite dal Governo, fra i risarcimenti”.

Chiara Vergano

  • In allegato, la scheda tecnica degli interventi – conclusi, in corso e programmati – in provincia di Forlì-Cesena e le foto dell’incontro

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ultima modifica 2024-03-15T20:02:03+02:00
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