Cultura. Dopo 75 anni rinasce il Teatro Galli di Rimini, devastato dalle bombe della Seconda guerra mondiale. L’inaugurazione domenica 28 ottobre. Per la ricostruzione investiti 36 milioni di euro, 4,7 dalla Regione

Cecilia Bartoli apre la stagione con La Cenerentola di Rossini. Attesi Roberto Bolle, Valery Gergiev e l’Orchestra del Mariinskij per Simon Boccanegra, i concerti della Sagra Musicale Malatestiana e la stagione di prosa. Il presidente Bonaccini: “Evento di eccezionale importanza nel panorama nazionale e internazionale e esempio di valorizzazione dell’intervento pubblico”. Il sindaco Gnassi: “Una festa che sia di tutti. Ai grandi nomi alterneremo le eccellenze musicali riminesi”

19/10/2018 15:13

Bologna- E dopo 75 anni si riaccendono le luci del Teatro Amintore Galli di Rimini. Accadrà domenica 28 ottobre, alle 20, dopo importanti lavori di ricostruzione e restauro che lo restituiscono interamente alla città, all’Emilia-Romagna e al contesto nazionale. Il teatro, distrutto dai bombardamenti del 1943, è stato ricostruito sul progetto originale “all’italiana”, realizzato a metà Ottocento da Luigi Poletti, con il miglioramento degli spazi e le correzioni necessarie a garantire ottima acustica e visibilità.

Opere per le quali sono stati investiti oltre 36 milioni di euro, 31,7 dei finanziati con risorse comunali. La Regione ha contribuito con 4,7 milioni provenienti da Fondi europei Por Fesr 2007-2013, oltre allo stanziamento di un contributo straordinario di 400 mila euro per la realizzazione della programmazione artistica.  

“La riapertura del Teatro Galli- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso della presentazione oggi in Regione- ha in sé una eccezionale importanza per tutta la comunità regionale, italiana e internazionale. Rimini ritrova un bene architettonico di grande valore, un edificio che faceva parte della sua anima profonda, e l’Emilia-Romagna un altro luogo recuperato lungo la strada degli investimenti in cultura, che abbiamo triplicato.  Ma soprattutto, un elemento identitario per i suoi cittadini. Il restauro del teatro è un esempio positivo di valorizzazione dell’investimento pubblico e di promozione della ricca tradizione artistica regionale. Per sottolineare l’importanza dell’avvenimento, la Regione ha voluto contribuire anche alla realizzazione di una programmazione di grande levatura, in grado di richiamare e riproporre il clima di straordinaria vitalità teatrale e musicale dell’epoca della prima inaugurazione.  E altri eventi importanti seguiranno fino alla fine della legislatura.  La cultura rappresenta infatti assieme al manifatturiero e al turismo, un volano per ridare alla regione una piena occupazione”. 

“Con il Galli- ha detto l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti- la regione Emilia-Romagna si arricchisce di un nuovo teatro di tradizione, un gioiello unico anche all’interno dei teatri ‘all’italiana’, considerato tra le opere migliori dell’architetto Poletti. Un investimento coraggioso, in un momento di crisi, da parte dell’amministrazione riminese, frutto di un’idea di città che ricongiunge le sedi della cultura: dal recupero del castello al cinema Fulgor, tornato al suo splendore. Il Teatro Galli completa questo quadro: una strategia che si innesta  a pieno titolo in un sistema di ‘EnERgie Diffuse’, rappresentazione di una regione dove creatività e cultura si basano sul policentrismo  e dove Rimini è un punto di eccellenza”. 

“Il Teatro Galli è rinato grazie soprattutto alle forze e al sacrificio dei riminesi ­­- commenta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi - ed è per questo che la sua inaugurazione non sarà limitata ad un evento speciale, ma sarà una festa lunga due mesi, alternando i grandi nomi del panorama internazionale, con appuntamenti dedicati alle eccellenze musicali di Rimini. L’ambizione è quella di far sì che il Galli, l’unico teatro ‘all’italiana’ costruito nel dopoguerra, possa diventare una fabbrica di cultura 365 giorni all’anno, restando popolare ma aprendosi alle divagazioni contemporanee. Una programmazione dunque che possa spaziare tra le più diverse proposte musicali e teatrali, sfruttando tutte le possibilità anche scenografiche che questo ritrovato spazio ci potrà offrire. In questo c’è l’ambizione di rappresentare un luogo speciale per l’intera produzione musicale e culturale del Paese”.  

Sulle fasi del restauro e sulla prossima programmazione è intervenuto l’assessore alla Cultura del Comune di Rimini Massimo Pulini.

In allegato  due foto,  l’inaugurazione, le fasi del restauro del teatro

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