Ricostruzione post sisma. Nuovo look per il Palazzo comunale e l’ottocentesco Teatro sociale di Luzzara (Re). Il presidente Bonaccini: “Siamo orgogliosi di aver contribuito a restituire alla comunità due luoghi simbolo della cultura e del civismo”

L’inaugurazione oggi col sindaco Andrea Costa. Quasi 750 mila euro il costo complessivo dei due interventi di cui 583 mila di contributi del Commissario delegato

06/10/2018 12:18

Bologna – Nuovo look, a sei anni dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, per l’ottocentesco Teatro sociale e per il Palazzo comunale di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia. Oggi alle 17 nella cittadina della bassa pianura reggiana, dove il fiume Po divide l’Emilia-Romagna dalla Lombardia, la cerimonia di inaugurazione dei lavori di ripristino post sisma con il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini, insieme al sindaco di Luzzara, Andrea Costa.

Gli interventi sul Palazzo comunale e sul Teatro sociale, edifici entrambi di proprietà del Comune, sono ricompresi nel Programma delle opere pubbliche e dei beni culturali della ricostruzione, e hanno avuto un costo complessivo di 750 mila euro, di cui 583 mila euro di contributo del Commissario Bonaccini.

“Il municipio e il teatro sono il cuore civile e culturale di una comunità. Per questo siamo doppiamente orgogliosi di aver contribuito a restituire questi due luoghi, più sicuri e belli, ai cittadini di Luzzara e all’intera comunità regionale- ha affermato il presidente Bonaccini-. Veder rinascere monumenti come questi è uno degli obiettivi che ci siamo dati e, proprio in questo ultimo anno, siamo riusciti a imprimere una accelerazione nella ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni storici e architettonici. Ciò grazie alla collaborazione di tutti i soggetti impegnati, assieme alla struttura commissariale.”

Nel dettaglio, gli interventi per il ripristino del municipio in via Avanzi 1, sono stati completamente finanziati dal Commissario con un contributo di oltre 447 mila euro. Per i lavori di rispristino del Teatro sociale, in piazza Tedeschi, sono state necessarie risorse per un importo complessivo di 302 mila euro, con un finanziamento da parte del Commissario di quasi 136 mila euro, cui si sono aggiunti un co-finanziamento assicurativo di 130 mila euro e fondi del Comune per 37.432 euro.

Il Palazzo comunale
Il ripristino. Si tratta di un intervento di rafforzamento locale e restauro che ha richiesto la realizzazione di un cordolo perimetrale in acciaio, la sostituzione di parte della copertura esistente con una nuova in legno con doppio assito ligneo incrociato. Per ripristinare le lesioni nelle murature è stato eseguito un intervento di scuci-cuci puntuale, oltre al rifacimento delle parti non più recuperabili. A seguito di questi interventi sono state ripristinate le finiture connesse come le modanature, gli intonaci e le tinteggiature.
La storia. Il Municipio del Comune di Luzzara che ha sede nel centro storico del Paese, ed è costituito da una porzione riscontrabile nelle mappe antiche, e da una porzione più recente, realizzata a cavallo degli anni ’80. L'aggregato che si presenta oggi è pertanto frutto della fusione di queste due porzioni, che insieme costituiscono un edificio con conformazione planimetrica a ferro di cavallo caratterizzato da una piccola piazza interna. 

Il Teatro
Il ripristino. L’immobile è costituito da muratura portante in laterizio pieno, è costituito da volumi di epoche diverse. I lavori di ripristino hanno riguardato la riparazione delle lesioni con scuci-cuci puntuale. Si è proceduto poi alla ricostituzione della muratura in corrispondenza degli appoggi delle travi in legno, alla sostituzione delle parti lignee deteriorate, della lattoneria, il rifacimento parziale degli intonaci e la tinteggiatura delle pareti interessate dalle lesioni.
La storia. Nel 1813 alcuni benestanti acquistarono un fabbricato rustico per costruirvi il Teatro “principalmente ad uso dei dilettanti”. Si costituì così la prima Società Teatrale che finanziò la costruzione dell’edificio inaugurato nel 1852, con l’opera “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini. Nel 1919 subì un radicale restauro: furono mantenuti i tre ordini di palchi, ma la pianta a forma di U, divenne semicircolare. Oltre che per concerti e rappresentazioni verso la fine della guerra il teatro fu anche utilizzato come sala cinematografica. Dopo varie vicende, e dopo essere stato a lungo adibito a magazzino, il Teatro fu acquistato dall’Amministrazione Comunale nel 1975 che rifece il coperto.

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