venerdì,  30 settembre 2022

Salute, l’Emilia-Romagna rende disponibile la pillola RU486 per l'interruzione volontaria di gravidanza anche nei consultori

Si parte da quelli di Parma, poi in tutte le province. Donini: “Garantire il diritto di scelta delle donne, senza arretrare su sicurezza e assistenza”

Emilia-Romagna pronta a partire già nei prossimi giorni con la somministrazione della pillola RU486 anche nei consultori: si inizia a Parma ai primi di ottobre, poi nelle settimane e mesi successivi sarà la volta di Modena e Carpi, Romagna (Ravenna e Cattolica), Bologna e tutte le province.

Si amplia dunque la possibilità per le donne di ricorrere, per l’interruzione volontaria di gravidanza, al trattamento farmacologico: non più solo nei presidi ospedalieri - come in regione avviene sia in day hospital dal 2005 sia in regime ambulatoriale da fine 2021 - ma anche nei consultori familiari, dove potrà essere effettuato in caso di donne maggiorenni entro il 49° giorno di età gestazionale.

E intanto il 2021 fa segnare il numero più basso di interruzioni volontarie di gravidanza registrato annualmente in Emilia-Romagna dall’inizio della rilevazione, nel 1980: per la prima volta scendono sotto 6.000, esattamente a 5.671, con un calo del 6% rispetto al 2020 e del 52% rispetto al 2004 (in cui avevano sfiorato quota 12mila).

Contemporaneamente, si registra un sempre maggiore ricorso alla pillola RU486 rispetto all’intervento chirurgico: lo scorso anno 3.505 interruzioni volontarie di gravidanza, ovvero il 62%, sono state effettuate con questo trattamento.

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ultima modifica 2022-09-30T17:41:26+02:00
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