Le risorse a disposizione per il 2022 e il 2023

Quasi 5 milioni di euro a disposizione per interventi mirati dove il rischio è maggiore

Gli interventi sono finanziati con risorse dedicate, stanziate dalla Strategia nazionale aree interne, frutto di un percorso iniziato un anno fa.

Per l’Emilia-Romagna si tratta di  2,2 milioni a valere sul 2022 - su un totale nazionale di 40 milioni di euro - che serviranno per intervenire là dove il rischio di incendi è maggiore.

Territori con superfici boscate non solo più estese della media regionale, ma spesso scarsamente accessibili e lontane dalla viabilità ordinaria, in molti casi custodi di biodiversità ed ecosistemi forestali. Oppure zone come quelle del Basso ferrarese in cui l’estensione della superficie alberata – prevalentemente pineta -  è più contenuta,  ma si trova in contesti fortemente antropizzati con una affluenza di visitatori che aumenta esponenzialmente proprio nei periodi estivi quando il rischio di incendio è più elevato.

Finanziamenti che salgono a quasi 5 milioni considerando, le nuove, ulteriori risorse previste per il 2023: 2,7 milioni che verranno assegnati, anche in questo caso su proposta della Regione, per sostenere interventi di prevenzione nelle tre nuove Aree interne recentemente riconosciute all’Emilia-Romagna: Appennino Parma est, Appennino forlivese-cesenate, Appennino modenese. 

Ripartizione delle risorse per il 2022

La ripartizione delle risorse è stata fatta sulla base della superficie complessiva e del coefficiente di boscosità.

Nel dettaglio, su 2,2 milioni di euro:

  • 900mila sono stati assegnati all’Area interna Appennino piacentino-parmense (1.215 chilometri quadrati; coefficiente di boscosità 64%)
  • 522.100 euro a quella dell’Appennino emiliano (796 chilometri quadrati; coefficiente di boscosità 69%)
  • 522.100 euro all’Alta Valmarecchia (329 chilometri quadrati; coefficiente di boscosità 42%)
  • 267mila al Basso ferrarese (572 chilometri quadrati; coefficiente di boscosità 4%).

Gli interventi saranno gestiti per ciascuno dei territori interessati dall’Unione montana Alta Val Nure, dall’Unione montana dei Comuni dell’Appennino reggiano, dall’Unione di Comuni Val Marecchia e , per quanto riguarda il Basso ferrarese, dall’Ente Parco Delta del Po.

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ultima modifica 2023-01-17T15:11:28+01:00
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