Il bilancio idroclimatico

Nel corso della stagione estiva, in Emilia-Romagna il bilancio idroclimatico (o Bic, l’indice che rappresenta la differenza tra precipitazioni e l’evapotraspirazione potenziale, espresso in millimetri) è sempre stato negativo; tuttavia, i livelli raggiunti nelle ultime settimane sono paragonabili a valori di fine stagione. La situazione è particolarmente critica sulle colline piacentini e parmensi, e nella pianura ferrarese.

Colpisce in particolare il dato delle precipitazioni, già inferiori lo scorso ottobre del 55,8% rispetto al valore medio dei 30 anni precedenti (1990-2020). Sono caduti al suolo 47,4 millimetri di pioggia: ben 59,7 in meno rispetto ai 107 attesi. Tutto l’inverno è trascorso con valori al di sotto della media, l’apice della gravità si sta raggiungendo a giugno: finora si sono registrati solo 16 millimetri di pioggia in tutta la regione, con una flessione del 62,2% rispetto al dato storico (-26,2 millimetri).

Le precipitazioni avvenute nei primi 15 giorni del mese, inoltre, hanno avuto carattere di rovescio e non sono servite a fornire un contributo ai suoli e ai corpi idrici.

Se consideriamo le precipitazioni da inizio anno fino al 16 giugno, il valore è tra i più bassi, confrontabile con il 2003 e il 2017. Stessa considerazione per le piogge cumulate da ottobre 2021 a maggio 2022: i valori restano tra i 6-7 più bassi dal 1962, simili a quelli delle ultime annate più siccitose come il 2017, il 2012 e il 2007.

Alla scarsità di piogge si uniscono le alte temperature. Maggio 2022 è il terzo (maggio) più caldo dal 1961. Anche a giugno le massime sono state di quasi 3 °C superiori alla norma.

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ultima modifica 2022-06-21T19:32:19+02:00
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