Un omaggio all’Italia e ai grandi campioni del ciclismo italiano

Da Piazzale Michelangelo, cuore di Firenze e del Rinascimento italiano a Torino, prima capitale del Paese, attraverso l’Emilia-Romagna e una strada, la via Emilia voluta dal Console Marco Emilio Lepido, che la attraversa e la unisce tutta da Rimini a Piacenza. Passando per Bologna, sede dell’Università più antica del mondo, e oggi uno dei centri mondiali dell’innovazione e della ricerca, reduce dalla recente inaugurazione di Leonardo uno dei quattro supercomputer più potenti al mondo, cuore della Data Valley dell’Emilia-Romagna.

Oltre 600 chilometri di percorso per tre tappe: Firenze-Rimini; Cesenatico-Bologna; Piacenza-Torino. Un omaggio a un Paese in cui ciclismo è uno sport tra i più amati. E ad alcuni campioni che in queste terre sono nati.  Come Marco Pantani, miglior giovane del Tour nel 1994 e 1995, e vincitore nel 1998, con il trionfo sul Galibier, nello stesso anno in cui aveva conquistato anche il Giro d’Italia. Un’impresa epica che è stata ricordata durante la conferenza stampa con un video. A Pantani è dedicata la tappa Cesenatico-Bologna, che prende le mosse proprio dalla località sulla costa romagnola in cui il Pirata è vissuto e che ancora oggi ne custodisce orgogliosamente il ricordo.  E che arriverà al Colle di San Luca, già teatro della Grande Partenza del Giro d’Italia del 2019, dopo aver ripercorso parte del circuito dei Mondiali di Imola del 2020, tratti suggestivi che incantarono i telespettatori di ogni Paese.

E con Pantani, Gino Bartali, vincitore di due Tour de France nel 1938 e nel 1948, e Gastone Nencini sul podio nel 1960.  Ai due campionissimi toscani è stata dedicata la tappa Firenze-Rimini, con il passaggio davanti al museo Bartali a Ponte a Ema, la località che ha dato i natali al grande scalatore.

Per concludere col tributo a Fausto Coppi, il campionissimo sul podio del Tour nel 1949 e nel 1952, e che sarà celebrato nella tappa Piacenza-Torino. Da qui – per l’esattezza da Pinerolo – i ciclisti del Tour ripartiranno per dirigersi in territorio francese.

Sette campioni per 10 vittorie. La storia del Tour parla anche italiano. Tra i ciclisti italiani che hanno legato il loro nome al Tour de France vi sono anche Ottavio Bottecchia, nel 1924 e nel 1925, Felice Gimondi nel 1965 e Vincenzo Nibali nel 2014.

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ultima modifica 2022-12-22T17:11:40+02:00
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