L’ecosistema della salute di Boston
Uno dei settori d’elezione per l’utilizzo dei Big data è quello della sanità. A Boston si trovano moltissime aziende farmaceutiche di fama mondiale come Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson, oltre ai centri di ricerca del MIT, solo pochi giorni fa giudicata la migliore Università del mondo secondo il QS World University Rankings. E nella vicina Cambridge si trova Harward (5^ nella graduatoria internazionale).
Non c’è dubbio che si tratti di uno fra i primi ecosistemi della salute esistenti, anche per la presenza di alcuni dei principali centri ospedalieri, start up, incubatori e acceleratori in ambito sanitario. Un’area caratterizzata da un’alta concentrazione di talenti provenienti dalle università e dai college locali (il 51% della cittadinanza è laureato), fatto questo che fa del Massachusetts il primo Stato Usa per grado di istruzione della forza-lavoro.
Tutte caratteristiche che rendono questo territorio di particolare interesse per una regione come l’Emilia-Romagna, sede a sua volta del distretto biomedicale di Mirandola (Mo), dei poli farmaceutici di Parma e di Bologna, oltre a quello della Medicina rigenerativa di Modena.
E che nel 2021 ha visto un forte aumento delle esportazioni di medicinali e preparati farmaceutici, proprio verso il mercato statunitense, per un valore di oltre 1,2 miliardi di euro: il 15,8% del valore totale delle esportazioni verso gli Usa, pari a circa 8 miliardi di euro. In assoluto, il macrosettore che è cresciuto di più negli ultimi tre anni grazie alla farmaceutica, che ha fatto registrare un aumento di oltre il 1.400% nel periodo 2019-21, caratterizzato purtroppo dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia.