martedì,  1 febbraio 2022

Cultura e territorio: case e studi delle persone illustri, 90 luoghi da conservare e visitare in Emilia-Romagna

Da Verdi a Fellini, passando per Pascoli e Carducci: approvata la legge regionale per valorizzare un patrimonio diffuso, compresa la tutela e la fruizione pubblica
C’è la casa di Ludovico Ariosto, a Ferrara, con la sua facciata sobria e austera, e la casa-museo, fantasiosa e colorata, di Tonino Guerra a Pennabilli, nell’alta Valmarecchia. C’è la dimora natale, ora museo multimediale, del maestro Giuseppe Verdi a Roncole Verdi, Busseto, in provincia di Parma, il Museo Casa Pascoli a San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) e l’edificio, a Bologna, dove Giosuè Carducci abitò dal 1890 fino alla morte.
Poi, ancora, le case di MorandiFellini, Zavattini, Marconi.
Un elenco davvero lungo, perché sono più di 90 i luoghi in Emilia-Romagna che, in forme più o meno ibride, rappresentano case museo, studi e archivi di artisti, cineasti, collezionisti, letterati, musicisti, personaggi storici, scienziati e inventori vissuti prevalentemente tra l’Ottocento e il Duemila.  
Ed è proprio per far crescere e conoscere ancor più questo variegato patrimonio, dove la cultura ha forma di casa e i suoi illustri abitanti parlano ancora attraverso le stanze, gli oggetti e le opere conservate, che la Regione ha approvato una legge (d’iniziativa della Giunta) ad hoc. Il via libera oggi, in Assemblea legislativa.

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ultima modifica 2022-02-01T17:07:12+01:00
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