Il via libera al progetto

Nella lettera inviata al presidente Bonaccini, si sottolinea come lo studio di scopo presentato da Regione e Università degli Studi di Bologna non solo è stato approvato, ma elogiato dal Consiglio di UNU. Una proposta dettagliata che prendeva in esame tutti gli elementi necessari per la realizzazione dell’ambizioso progetto, dalla visione agli obiettivi, dai risultati attesi alla strategia di organizzazione e attuazione, dalle tipologie di attività al budget, fino alla valutazione e alla rendicontazione.

Così come sono stati espressi apprezzamento e gratitudine all’Emilia-Romagna e alle autorità nazionali per il forte interesse dimostrato nell’ospitare un Istituto dell’Università delle Nazioni Unite, per le attività svolte e l’impegno assunto, anche finanziario.

La Regione, infatti, ha già stanziato nel bilancio triennale 2023-2025 le risorse necessarie per garantire l’avvio dell’Istituto e la gestione per i prossimi tre anni: 5 milioni di euro, di cui uno per il 2023 e due sia il 2024 che per il 2025; la Regione, inoltre, ha stanziato i fondi per il recupero degli spazi all’ex Manifattura Tabacchi dove è sorto il Tecnopolo, futura casa dall’Università Onu. Dal canto suo, il ministero degli Affari Esteri ha ribadito la massima disponibilità ad assicurare i fondi per la sostenibilità a lungo termine della prestigiosa struttura universitaria.  

Confermato naturalmente l’impegno, da parte dell’Università di Bologna, di CINECA, degli Atenei regionali e della Regione, a garantire un sito autorevole e funzionale proprio nel cuore del Tecnopolo, dove è già attivo il Data Center del Centro Meteo Europeo per le previsioni a medio termine e dove meno di un mese fa è stato inaugurato alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il supercomputer europeo Leonardo: infrastruttura gestita da Cineca che offre una potenza di calcolo senza precedenti nel nostro Paese - l’80% di quella italiana e oltre il 20% di quella europea - e che è già al servizio non solo del territorio e dell’Italia, ma dell’Unione Europea.

Non solo, perché l’Università di Bologna all’interno del Tecnopolo ospiterà il ‘Decade Collaborative Center-DCC Coastal Resilience’ il Centro delle Nazioni Unite per la resilienza delle coste ai cambiamenti climatici, finanziato dalla Regione con 2 milioni di euro.

Approvato lo studio di scopo e il Protocollo di intesa tra Regione e Università delle Nazioni Unite, il Consiglio ha autorizzato il Rettore dell’UNU a negoziare un accordo con il Paese ospitante e un accordo bilaterale con le autorità italiane: questi saranno dunque i prossimi passaggi formali per la realizzazione del progetto.  

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ultima modifica 2022-12-21T17:19:08+02:00
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